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...con Ventura
“Il sacro fuoco è ancora acceso: voglio tornare ad allenare. Ho più rabbia di prima. Napoli, credici. Belotti cuore Toro. Inter, su Icardi presa di posizione forte”
“Ho visto tante partite, continuerò a vederle fino al 26 maggio. Speravo si affievolisse il sacro fuoco, invece ho ancora più rabbia di prima, voglio ricominciare”. Giampiero Ventura pronto a tornare in pista a fine stagione. L’ex ct della Nazionale che quest’anno ha guidato il Chievo per poche partite fino ad arrivare alle dimissioni, parla a TuttoMercatoWeb.
Le ultime esperienze non sono andata bene.
“A volte ci sono grandi responsabilità personali, altre volte vanno divise. Bisogna avere la forza di lasciarsi i momenti negativi alle spalle. Se potessi cancellare gli ultimi due anni lo farei, ma non si può e quindi ho accumulato ancora più rabbia. Sono pronto a ricominciare”.
Stasera c’è Napoli-Torino. Come la vede?
“Da una parte la rincorsa per l’Europa; dall’altra il secondo posto per il Napoli: undici punti sono tanti, la Juve ha una rosa importante ma finché la matematica non lo impedisce il Napoli deve fare grandi cose. Ero presente a Torino-Napoli, l’unica partita sbagliato dai granata”.
Il Toro in alcune circostanze poteva fare di più...
“Il Torino è in corsa per l’Europa, se poteva fare di più o no si potrà dire a fine campionato. Come tutti si può fare di più, ma va bene anche così. Per il Nopoli non sarà facile, il Toro contro le big si esalta”.
Belotti ha segnato meno rispetto alle aspettative.
“Belotti è il simbolo del Toro, gli manca qualche gol. Da qua alla fine può rifarsi. Credo che i giudizi, le verifiche e tutto il resto, debbano essere rimandati a fine campionato. Guardate il Milan, ora si dice che andrà in Champions mentre prima si parlava di crisi”.
Che caos all’Inter con Icardi. Come si gestisce, da allenatore, una situazione del genere?
“Alla base di tutto deve esserci la società. Una situazione del genere non può essere gestita dall’allenatore. Mi fa sorridere chi non sapendo i dettagli pontifica. Evidente che sia un caso eclatante, ma può gestirlo soltanto la società”.
La revoca della fascia ad Icardi è stato un segnale forte. Metodo Marotta?
“Marotta ha portato l’esperienza accumulata negli ultimi anni. Il tempo dirà se la cosa è giusta o sbagliata. La presa di posizione è dura, ci si aspetta una reazione forte”.
Le ultime esperienze non sono andata bene.
“A volte ci sono grandi responsabilità personali, altre volte vanno divise. Bisogna avere la forza di lasciarsi i momenti negativi alle spalle. Se potessi cancellare gli ultimi due anni lo farei, ma non si può e quindi ho accumulato ancora più rabbia. Sono pronto a ricominciare”.
Stasera c’è Napoli-Torino. Come la vede?
“Da una parte la rincorsa per l’Europa; dall’altra il secondo posto per il Napoli: undici punti sono tanti, la Juve ha una rosa importante ma finché la matematica non lo impedisce il Napoli deve fare grandi cose. Ero presente a Torino-Napoli, l’unica partita sbagliato dai granata”.
Il Toro in alcune circostanze poteva fare di più...
“Il Torino è in corsa per l’Europa, se poteva fare di più o no si potrà dire a fine campionato. Come tutti si può fare di più, ma va bene anche così. Per il Nopoli non sarà facile, il Toro contro le big si esalta”.
Belotti ha segnato meno rispetto alle aspettative.
“Belotti è il simbolo del Toro, gli manca qualche gol. Da qua alla fine può rifarsi. Credo che i giudizi, le verifiche e tutto il resto, debbano essere rimandati a fine campionato. Guardate il Milan, ora si dice che andrà in Champions mentre prima si parlava di crisi”.
Che caos all’Inter con Icardi. Come si gestisce, da allenatore, una situazione del genere?
“Alla base di tutto deve esserci la società. Una situazione del genere non può essere gestita dall’allenatore. Mi fa sorridere chi non sapendo i dettagli pontifica. Evidente che sia un caso eclatante, ma può gestirlo soltanto la società”.
La revoca della fascia ad Icardi è stato un segnale forte. Metodo Marotta?
“Marotta ha portato l’esperienza accumulata negli ultimi anni. Il tempo dirà se la cosa è giusta o sbagliata. La presa di posizione è dura, ci si aspetta una reazione forte”.
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