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Lazio, Inzaghi: "Vittoria meritata. Immobile ha tutto per consacrarsi"
Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, ha così parlato a Sky Sport dopo il successo "È stata una vittoria meritata, abbiamo condotto la partita e il più delle volte quando succede, vinci. Dopo giovedì i ragazzi sono stati bravissimi, perché siamo tornati venerdì pomeriggio da Glasgow e non era facile preparare questa partita, contro una squadra forte e con un pubblico che ha incitato fino alla fine. Dobbiamo lavorare sui nostri difetti, ma ero tranquillissimo. A Glasgow abbiamo perso ma meritavamo di vincere. La squadra ha sempre creato, è viva e sul pezzo. La squadra ha 15 punti, dovrebbe averne di più ma dobbiamo credere nel nostro lavoro".
Il rigore doveva tirarlo Immobile? "Sì, ci era già successo a Bologna. Avevo chiamato Ciro... Ma comunque Caicedo è un buon rigorista, e anche Immobile ha pensato che fosse doveroso che tirasse Caicedo, sa quanto lavora per noi".
Atalanta e Celtic hanno corso troppo, sono differenti dalle squadre italiane? "Sì, anche col Bologna che ha ritmi importanti. Sono d'accordo col mister (Capello, che ha posto la domanda dallo studio, ndr). La partita col Celtic però sarà da raccontare ai figli, ho portato anche il mio".
Cosa manca a Immobile per consacrarsi definitivamente? "Nulla, qui alla Lazio ha battuto quasi ogni record, è titolare della Nazionale e un riferimento per noi. Ha trovato piena maturità a 29 anni e anche lui è un generoso, spende tantissimo. Ieri aveva un problema e non riusciva a stendere bene il ginocchio. È un leader e sono contento di averlo".
Forse il suo problema è una media bassa contro le grandi? "Sì ma due anni fa abbiamo vinto 3-2 la Supercoppa contro la Juve con doppietta di Immobile, e lo stesso anno anche allo Stadium, con un'altra sua doppietta. Ha segnato pure all'Atalanta. Spendendo tanto a volte devo gestirlo nel modo migliore, così come Correa e Caicedo".
Il rigore doveva tirarlo Immobile? "Sì, ci era già successo a Bologna. Avevo chiamato Ciro... Ma comunque Caicedo è un buon rigorista, e anche Immobile ha pensato che fosse doveroso che tirasse Caicedo, sa quanto lavora per noi".
Atalanta e Celtic hanno corso troppo, sono differenti dalle squadre italiane? "Sì, anche col Bologna che ha ritmi importanti. Sono d'accordo col mister (Capello, che ha posto la domanda dallo studio, ndr). La partita col Celtic però sarà da raccontare ai figli, ho portato anche il mio".
Cosa manca a Immobile per consacrarsi definitivamente? "Nulla, qui alla Lazio ha battuto quasi ogni record, è titolare della Nazionale e un riferimento per noi. Ha trovato piena maturità a 29 anni e anche lui è un generoso, spende tantissimo. Ieri aveva un problema e non riusciva a stendere bene il ginocchio. È un leader e sono contento di averlo".
Forse il suo problema è una media bassa contro le grandi? "Sì ma due anni fa abbiamo vinto 3-2 la Supercoppa contro la Juve con doppietta di Immobile, e lo stesso anno anche allo Stadium, con un'altra sua doppietta. Ha segnato pure all'Atalanta. Spendendo tanto a volte devo gestirlo nel modo migliore, così come Correa e Caicedo".
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