TUTTO mercato WEB
...con Diego Tavano
“Superlega? Giusto finale, lo sport è sogni e meritocrazia. Ora si rivedano i costi: no alle intermediazioni nazionali. De Maio? Parleremo con l’Udinese. Fuzato cerca continuità. Rispoli e Kastrati...
“La Superlega? Sono contento dell’epilogo, non potevo pensare che questa cosa andasse avanti più di tanto. Sarebbe stata una rivoluzione troppo sconvolgente per il mondo del calcio. Questo è uno sport che si basa sulla tradizione e la meritocrazia, bisogna poter sognare. Guardate il Verona che ha vinto lo Scudetto, così come la Sampdoria oppure il Leicester. Questi successi sono il bello del calcio, come l’Atalanta che sogna e ha ambizioni”. Così a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Diego Tavano.
Se dodici club hanno pensato alla Superlega vuol dire che economicamente c’è qualcosa che non va.
“Bisogna iniziare a ragionare su come abbassare i costi piuttosto che alzare i ricavi. Farei partire subito il salary cap, ce n’è bisogno. Altrimenti si va oltre le proprie possibilità. Se un’azienda non può pagare un proprio dipendente non lo assume. Le società sono aziende e devono fare attenzione ai costi. Come ad esempio le intermediazioni: Italia per Italia è una follia”.
No alle intermediazioni Italia per Italia: lo dice contro i suoi interessi...
“Si, perché sono per crescere l’atleta e farlo diventare professionista a tutti gli effetti. La figura del mediatore è tollerabile con l’estero. Ma Italia per Italia non deve esistere. Già così si foglierebbero dei costi importanti di mediazione. Un altro modo sarebbe puntare sui vivai, come fanno l’Atalanta oppure la Roma. I modi ci sono, bisogna solo rispettarli”.
Si riparlerà di Superlega?
“Lascerà un segno. Le società sono indebitate. Ma il fascino di campionato e coppe non sono discutibili”.
Come sarà il prossimo mercato?
“Sarà interessante. Con costi minori, senza spese pazze. C’è la necessità di fare qualcosa di intelligente. Il lavoro degli scout sarà importante per scovare talenti a basso costo”.
De Maio: quale futuro?
“Abbiamo un altro anno di contratto all’Udinese, che è una società perfetta dove tutto funziona. Restare a Udine può essere un’opzione su cui ragionare. A maggio parlerò con il club e faremo delle valutazioni, oggi è prematuro parlarne”.
Rispoli?
“È stata una stagione altalenante. Avrebbe meritato più spazio e considerazione. Ripartiamo dalla sua voglia di fare bene. Abbiamo un altro anno a Crotone, faremo delle valutazioni insieme alla società con il massimo della serenità”.
Fuzato?
“Il progetto è quello di andare a giocare per trovare continuità per una stagione per affermarsi. Ci sono possibilità in Italia e all’estero”.
Kastrati brilla a Cittadella.
“Ha trovato continuità in un club dove si lavora molto bene. Ha margini di crescita. Può arrivare a livelli importanti”.
L’uomo mercato della B?
“Gyomber. È il difensore centrale più forte della Serie B, merita la Serie A. Ho già ricevuto diverse telefonate dall’estero. Sta confermando le sue qualità”.
Se dodici club hanno pensato alla Superlega vuol dire che economicamente c’è qualcosa che non va.
“Bisogna iniziare a ragionare su come abbassare i costi piuttosto che alzare i ricavi. Farei partire subito il salary cap, ce n’è bisogno. Altrimenti si va oltre le proprie possibilità. Se un’azienda non può pagare un proprio dipendente non lo assume. Le società sono aziende e devono fare attenzione ai costi. Come ad esempio le intermediazioni: Italia per Italia è una follia”.
No alle intermediazioni Italia per Italia: lo dice contro i suoi interessi...
“Si, perché sono per crescere l’atleta e farlo diventare professionista a tutti gli effetti. La figura del mediatore è tollerabile con l’estero. Ma Italia per Italia non deve esistere. Già così si foglierebbero dei costi importanti di mediazione. Un altro modo sarebbe puntare sui vivai, come fanno l’Atalanta oppure la Roma. I modi ci sono, bisogna solo rispettarli”.
Si riparlerà di Superlega?
“Lascerà un segno. Le società sono indebitate. Ma il fascino di campionato e coppe non sono discutibili”.
Come sarà il prossimo mercato?
“Sarà interessante. Con costi minori, senza spese pazze. C’è la necessità di fare qualcosa di intelligente. Il lavoro degli scout sarà importante per scovare talenti a basso costo”.
De Maio: quale futuro?
“Abbiamo un altro anno di contratto all’Udinese, che è una società perfetta dove tutto funziona. Restare a Udine può essere un’opzione su cui ragionare. A maggio parlerò con il club e faremo delle valutazioni, oggi è prematuro parlarne”.
Rispoli?
“È stata una stagione altalenante. Avrebbe meritato più spazio e considerazione. Ripartiamo dalla sua voglia di fare bene. Abbiamo un altro anno a Crotone, faremo delle valutazioni insieme alla società con il massimo della serenità”.
Fuzato?
“Il progetto è quello di andare a giocare per trovare continuità per una stagione per affermarsi. Ci sono possibilità in Italia e all’estero”.
Kastrati brilla a Cittadella.
“Ha trovato continuità in un club dove si lavora molto bene. Ha margini di crescita. Può arrivare a livelli importanti”.
L’uomo mercato della B?
“Gyomber. È il difensore centrale più forte della Serie B, merita la Serie A. Ho già ricevuto diverse telefonate dall’estero. Sta confermando le sue qualità”.
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