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TMW RADIO - Dotto: "Roma, Mourinho creatura mitologica. Sarà grande sfida con Sarri"
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Ospiti: Giancarlo Dotto per la presentazione del libro Ave Mou. Il grande ritorno di José Mourinho -
In studio: Andrea Piervincenzi (match analyst) -
Maracanà con Marco Piccari e Eleonora Marini
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A parlare dei temi della Serie A a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il giornalista Giancarlo Dotto, autore del libro "Ave Mou".
Che ne pensa di Mourinho a Roma?
"Sono abbastanza fiducioso di Mourinho, saprà gestire anche gli eventuali passaggi negativi. Roma è una città che da sempre venera miti, che poi vengono calpestati. Il Mourinho di oggi ha tutti gli strumenti per gestire questo possibile passaggio".
Dal 4 maggio, quando è stato annunciato, ad oggi trova una Roma cresciuta in cosa?
"La vera data è quella dell'arrivo a Ciampino, a luglio. In due mesi ha fatto un miracolo. Ha ridato entusiasmo. Quest'uomo ha di penetranti molte cose, come le parole. E' entrato nella testa dei giocatori con una lingua tutta sua. Il libro nasce dallo stupore di una notizia a cui nessuno credo. Tutti la prendono come fake, ma poi diventa amore. Oggi questa allucinazione collettiva, che ha soffiato sulle vele di Roma, è diventata una realtà. E' un amore vero, palpabile".
Quale l'elemento di Mourinho che ha fatto innamorare i tifosi?
"Il Mourinho che raccontiamo non esiste. E' una invenzione del nostro desiderio, una creatura mitologica. Noi abbiamo bisogno di miti, quindi il grande merito di questo personaggio è quello di somigliare a quello che noi vogliamo che sia. Combina intelligenza e scaltrezza, un'avvenenza della parola, e poi un sapere calcistico straordinario. Queste cose insieme sono una combinazione micidiale. Il vero Mourinho non lo conosceremo mai, l'altro sta seminando fatti importanti, al confine del miracolo. La virtù è quello di saper essere capace a quella figura mitica che abbiamo inventato".
Tanti ritorni di grandi tecnici in Serie A. Quale può incidere di più sul gruppo?
"Allegri e Inzaghi non mi interessano, mentre sarà interessante vedere Sarri, che ha come dogma profondo il gioco. Sarri dovunque ha allenato, ha lasciato tracce profonde. Sarà molto interessante vederlo alla Lazio e contro la Roma e Mourinho. La Roma può essere simile al suo Porto. Tanti giocatori erano sconosciuti internazionalmente prima del suo arrivo. Se questa suggestione dovesse durare, molti giocatori potrebbero rivelarsi molto al di sopra di quello che pensiamo".
Che ne pensa di Mourinho a Roma?
"Sono abbastanza fiducioso di Mourinho, saprà gestire anche gli eventuali passaggi negativi. Roma è una città che da sempre venera miti, che poi vengono calpestati. Il Mourinho di oggi ha tutti gli strumenti per gestire questo possibile passaggio".
Dal 4 maggio, quando è stato annunciato, ad oggi trova una Roma cresciuta in cosa?
"La vera data è quella dell'arrivo a Ciampino, a luglio. In due mesi ha fatto un miracolo. Ha ridato entusiasmo. Quest'uomo ha di penetranti molte cose, come le parole. E' entrato nella testa dei giocatori con una lingua tutta sua. Il libro nasce dallo stupore di una notizia a cui nessuno credo. Tutti la prendono come fake, ma poi diventa amore. Oggi questa allucinazione collettiva, che ha soffiato sulle vele di Roma, è diventata una realtà. E' un amore vero, palpabile".
Quale l'elemento di Mourinho che ha fatto innamorare i tifosi?
"Il Mourinho che raccontiamo non esiste. E' una invenzione del nostro desiderio, una creatura mitologica. Noi abbiamo bisogno di miti, quindi il grande merito di questo personaggio è quello di somigliare a quello che noi vogliamo che sia. Combina intelligenza e scaltrezza, un'avvenenza della parola, e poi un sapere calcistico straordinario. Queste cose insieme sono una combinazione micidiale. Il vero Mourinho non lo conosceremo mai, l'altro sta seminando fatti importanti, al confine del miracolo. La virtù è quello di saper essere capace a quella figura mitica che abbiamo inventato".
Tanti ritorni di grandi tecnici in Serie A. Quale può incidere di più sul gruppo?
"Allegri e Inzaghi non mi interessano, mentre sarà interessante vedere Sarri, che ha come dogma profondo il gioco. Sarri dovunque ha allenato, ha lasciato tracce profonde. Sarà molto interessante vederlo alla Lazio e contro la Roma e Mourinho. La Roma può essere simile al suo Porto. Tanti giocatori erano sconosciuti internazionalmente prima del suo arrivo. Se questa suggestione dovesse durare, molti giocatori potrebbero rivelarsi molto al di sopra di quello che pensiamo".
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