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Lazio, delusione big: i top player faticano e non trascinano la squadraTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 10 luglio 2020, 09:45Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Lazio, delusione big: i top player faticano e non trascinano la squadra

A Lecce Acerbi ha sbagliato la prima partita in due anni a Roma: ha la responsabilità su entrambi i gol subiti dalla Lazio, in più anche su quello poi annullato a Mancosu. Immobile è sembrato un corpo estraneo alla squadra, stranamente poco preciso e cinico sotto porta. Mentre Luis Alberto ha confermato di non essere neanche al 70% della sua condizione fisica, così come il suo compagno di reparto Milinkovic, partito dalla panchina per un problema alla caviglia accusato col Milan. In più Correa era indisponibile e lo sarà almeno per le prossime due settimane per la lesione al collaterale del ginocchio sinistro rimediata sabato contro i rossoneri. C'è anche - e soprattutto - questo dentro la crisi della Lazio: il rendimento non eccezionale (per usare un eufemismo) dei top player della squadra. Quelli che devono fare la differenza, come l'hanno fatta fino al 29 febbraio, quando i biancocelesti si presero per una settimana il primo posto momentaneo della classifica. Adesso il distacco dalla Juventus è di 7 punti e alla bandiera a scacchi mancano 7 giornate.

Senza i propri giocatori migliori, la Lazio si è persa.

E ha rimediato tre sconfitte in cinque partite dopo la ripartenza, mentre erano state soltanto due fino a marzo. Il paragone è impressionante. Immobile (sempre primo nella classifica marcatori a +3 da Ronaldo) ha accusato il lungo lockdown, come da lui stesso ammesso ("Non sono più lo stesso, devo ritrovare serenità"): ha segnato due volte contro Fiorentina e Torino, ma fanno notizia i grandi errori inusuali per un cecchino come lui. Luis Alberto e Milinkovic hanno perso lo smalto per incidere sulla trequarti, mentre la retroguardia di Acerbi ha una media di 2 reti subite a partita (prima era di 00.88 ogni 90'). Poi il discorso si deve ampliare alla condizione (mentale) e fisica della squadra in generale. Non è andato tutto per il verso giusto a Formello durante il lockdown, è palese. E i tanti infortunati lo testimoniano: ai box ci sono ancora Lulic, Marusic, Raul Moro e Correa, mentre solo martedì è tornato in gruppo Luiz Felipe. Ed è proprio in un contesto simile che sarebbe stato necessario un apporto maggiore dei giocatori di maggior spessore, che, dopo aver fatto tanto per 26 giornate, sono arrivati con poche energie al momento catartico.