Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / livorno / Editoriale
Amara realtà
sabato 14 novembre 2020, 23:42Editoriale
di Luca Aprea
per Amaranta.it

Amara realtà

Livorno – Il Livorno esce sconfitto 1-2 nel derby contro la Carrarese e, a differenza dell'ultima sconfitta contro l'Alessandria, stavolta ha ben poco da recriminare. Agguantato subito il pareggio con Di Gennaro dopo la rete del vantaggio marmifero di Piscopo il Livorno, come troppo spesso gli accade, è stato incapace di gestire il risultato subendo in modo deciamente evitabile la rete, poi risultata decisiva, di Infantino. Nella ripresa gli amaranto sono apparsi sulle gambe e la Carrarese, squadra esperta e navigata, non ha rischiato praticamente niente portando tranquillamente a casa i tre punti.

Una sconfitta che è tutto fuorché inaspettata. Troppe partite per questa rosa nelle ultime settimane e davvero troppe assenze per una rosa così risicata. Senza Agazzi, squalificato, la squadra ha perso tantissimo in termini di personalità, tecnica e esperienza. Un giocatore praticamente insostituibile e oggi si è visto il perché. Senza contare che in extremis stasera ha dato forfait anche Tino Parisi, probabilmente insieme ad Haoudi il giocatore amaranto più in forma. E proprio su Haoudi una cosa va detta: per la sua crescita avere a fianco un elemento di categoria superiore come Agazzi è un fattore probabilmente decisivo. Oggi, orfano del numero 23, anche la prestazione del giovane gioiellino amaranto ne ha risentito.

Adesso però testa a Grosseto. Il tour de force che ha visto gli amaranto giocare ogni tre giorni volge al termine. Questa rosa numericamente limitata e formata in gran parte da giocatori giovanissimi più di questo non può fare. Il gruppo è unito e sta onorando la maglia sotto la guida di un allenatore che sta facendo un lavoro straordinario. Questa squadra deve pensare di partita in partita senza farsi illusioni. L'obiettivo, in questa tribolata stagione, può essere solo e soltanto la salvezza. Il resto sono solo chiacchiere.