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Amaranto, il comunicato della Curva Nord: "Basta speculazioni"
martedì 19 gennaio 2021, 15:08Calcio
di Carlo Grandi
per Amaranta.it

Amaranto, il comunicato della Curva Nord: "Basta speculazioni"

Livorno - E' una voce tanto attesa che finalmente si è fatta sentire, quella della Curva Nord, che da giorni sta esternando il suo disappunto nei confronti di questa disastrosa gestione societaria. 

Prima gli striscioni appesi allo stadio, fra l'altro fatti oggetto di scherno da parte di qualche, chiamiamolo così, "buontempone", poi il duro comunicato di quest'oggi in cui si prende una posizione chiara e decisa contro l'attuale gestione societaria. 

Si legge nel comunicato: "Non possiamo più tollerare lo scempio perpetrato ai danni della nostra squadra, della tifoseria e della nostra città da parte di una dirigenza assente, latitante e incompetente". È un durissimo attacco quello lanciato dalla Curva Nord Fabio Bettinetti, che, così come il gruppo Lvrn1915, si è scagliata contro la società, colpevole, a loro dire, di una gestione disastrosa accompagnata costantemente dallo spettro del fallimento. I supporter, che fin qui hanno assistito inermi ad una stagione da incubo, con il Livorno sempre più in basso in classifica ed ostaggio di una crisi societaria che sembra non trovare fine, hanno deciso di far sentire la propria voce attraverso un comunicato, il cui bersaglio principale, come già accaduto in passato, è la famiglia Spinelli, rea di aver venduto il club ad "un manipolo di manigoldi squattrinati ed incompetenti".

Una posizione chiara, che non risparmia critiche verso nessuno degli attuali soci del sodalizio amaranto, ma che indica nella famiglia Spinelli il maggior responsabile di una situazione che sembra ogni giorno di più portare verso il fallimento di un sodalizio glorioso con alle spalle 105 anni di storia e nei primi 30 in Italia per blasone e tradizione calcistica. Una fine che dovrà far riflettere tutti, a partire dalle istituzioni, per continuare con i vertici di una lega che sempre più sembra far politica sulla pelle della tifoseria, senza capire che senza seguito il calcio come loro lo conoscono è destinato a sparire e a diventare uno sport minore. 

La chiosa al comunicato è una dichiarazione di amore e di affetto verso la maglia e la città: "Non ci spaventa il fallimento, perché i presidenti vanno e vengono ma il Livorno con i suoi tifosi resterà e noi rimarremo sempre ad incitarlo ovunque e comunque finché morte non ci separi, perché 'Il Livorno siamo noi' e preferiamo una fine spaventosa che uno spavento senza fine".

Ed è con queste parole che tutti i tifosi vogliono ripartire, ricordandoci sempre che siamo già risorti una volta e che il Livorno potrà farlo di nuovo e tornare dove gli compete.