Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / livorno / Calcio
Marco D'Alessandro, piede destro per caso
mercoledì 2 febbraio 2011, 18:22Calcio
di Lorenzo Corradi
per Amaranta.it

Marco D'Alessandro, piede destro per caso

Livorno - Marco D'Alessandro, 20 anni a giorni, si candida ad essere il punto di riferimento del Livorno sulla fascia sinistra. Davanti a telecamere, microfoni e taccuini, si presenta: "Sono un destro, ma mi trovo più a mio agio a sinistra, perché mi viene più naturale e non do punti di riferimento al difensore: posso crossare oppure rientrare col destro. Col sinistro devo ancora migliorare un po'. Se do una mano a difendere? Dipende dall'allenatore. A Grosseto lo facevo molto, a Bari invece Ventura faceva un gioco più offensivo e mi faceva stare più alto. A me comunque piace di più aiutare anche in fase difensiva, per questo il 4-4-2 è il mio modulo. Per le mie caratteristiche preferisco il gioco in velocità ed i contropiedi". Presenza in dubbio contro il Vicenza, perché Ferrara lo ha già bloccato per l'amichevole dell'Under 21 del giorno dopo. Lo staff azzurro dovrà parlare con il Livorno e mettersi d'accordo.

D'Alessandro cresce nella Lazio per poi passare nelle giovanili della Roma trovando come allenatore della Primavera l'ex amaranto Alberto De Rossi; lo scorso anno esperienza a Grosseto dove lascia un buon ricordo giocando quasi 30 partite. Ora qui, dove già conosce Barusso ed Antunes. Ottimo l'approccio col gruppo e con Pillon: "Mi hanno accolto benissimo, molti sono giovani, disponibili a darmi una mano. Il mister l'ho conosciuto ieri e mi ha dato un'ottima impressione dal lato umano". Ricordi di Bari: "Per essere un '91 ho giocato molto e mi ritengo soddisfatto, ma quando c'è stato l'interessamento di Livorno e Torino ho preferito scendere in B pur di giocare". Il sogno è quello di indossare di nuovo la maglia della Roma, ma..: "Se ci fosse la possibilità di rimanere a Livorno sarei ben felice, l'impatto è stato positivo". Livorno preferito al Torino: come mai? "Due ottime squadre, ma il Livorno lo vedevo più adatto alle mie caratteristiche e più naturale come modo di giocare e poi in Toscana mi ero già trovato bene a Grosseto". Non vede un campionato con le promozioni già assegnate: "Siena e Atalanta hanno rose più forti, ma noi non siamo al di sotto di nessuna squadra e possiamo lottare per andare in serie A, una categoria che la piazza si merita. L'obiettivo è quello".