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Così è iniziato il 2020 del Livorno - La Caporetto della Serie B. La cessione è vicina
Con ieri sono andate in archivio le prime 5 giornate di Serie B del 2020. Possibile fare un primo bilancio del rendimento delle venti della cadetteria.
Il pareggio, 4-4, di inizio 2020 contro l'Entella era forse l'emblema della disfatta che sarebbe arrivata. In vantaggio per 3-0, la formazione di Paolo Tramezzani ha subito il primo pareggio, è passata poi in vantaggio ma si è fatta ancora acciuffare dai liguri: il cambio in panchina non ha portato i frutti sperati, a quel pari sono seguite le due sconfitte con Perugia e Ascoli, e l'esonero di Tramezzani.
Richiamato Roberto Breda, che in amaranto aveva iniziato la stagione, ecco il pari contro il Pordenone, ma senza continuità, perché il Cosenza ha primeggiato al "Picchi" battendo i labronici per 0-3 e costringendo il club a una nota di scuse con la tifoseria.
Le ultime cinque giornate, per il Livorno, sono state una Caporetto, come lo è stato, a onor di cronaca, tutto il torneo: difficile ricordare la formazione toscana lontana dall'ultimo posto in classifica, con soli 14 punti in 24 gare giocate.
Gli innesti nel mercato invernale (e poi in quello degli svincolati) non sono mancati, il Ds si è anche accaparrato Franco Ferrari, ambitissimo attaccante che vantava estimatori in ogni categoria, ma la svolta non è arrivata: sei soli gol fatti contro i 13 subiti. Anche se probabilmente non è solo la carenza di gol il problema della formazione amaranto.
Che adesso si trova anche alle prese con possibili rivoluzioni societarie. Aldo Spinelli ha dichiarato a più riprese di voler cedere il club dopo 21 anni di presidenza, la trattativa con Majd Yousif, presidente della Share'ngo (famosa multinazionale che opera nel noleggio delle auto elettriche), è ancora in essere, ma sembra non decolli. Cosa sarà, è presto per dirlo.
L'alba di una nuova era? Ma senza inversione di rotta, non in Serie B.
Richiamato Roberto Breda, che in amaranto aveva iniziato la stagione, ecco il pari contro il Pordenone, ma senza continuità, perché il Cosenza ha primeggiato al "Picchi" battendo i labronici per 0-3 e costringendo il club a una nota di scuse con la tifoseria.
Le ultime cinque giornate, per il Livorno, sono state una Caporetto, come lo è stato, a onor di cronaca, tutto il torneo: difficile ricordare la formazione toscana lontana dall'ultimo posto in classifica, con soli 14 punti in 24 gare giocate.
Gli innesti nel mercato invernale (e poi in quello degli svincolati) non sono mancati, il Ds si è anche accaparrato Franco Ferrari, ambitissimo attaccante che vantava estimatori in ogni categoria, ma la svolta non è arrivata: sei soli gol fatti contro i 13 subiti. Anche se probabilmente non è solo la carenza di gol il problema della formazione amaranto.
Che adesso si trova anche alle prese con possibili rivoluzioni societarie. Aldo Spinelli ha dichiarato a più riprese di voler cedere il club dopo 21 anni di presidenza, la trattativa con Majd Yousif, presidente della Share'ngo (famosa multinazionale che opera nel noleggio delle auto elettriche), è ancora in essere, ma sembra non decolli. Cosa sarà, è presto per dirlo.
L'alba di una nuova era? Ma senza inversione di rotta, non in Serie B.
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