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I fatti del 2018 - Lady C. Cristiana Capotondi prima donna della Lega Pro
In un calcio come quello italiano alla perenne ricerca di una immagine nuova con la quale proporsi al mondo a volte occorre scommettere, azzardare, su quelle idee che sembrano vincenti. Questo è quello che ha fatto Francesco Ghirelli, nuovo presidente della Lega Pro, al momento della sua elezione: puntare tutto su Cristiana Capotondi come volto della nuova era del calcio nella terza serie.
Classe 1980 e fin da metà degli anni ’90 volto noto della televisione e del cinema italiano, l’attrice romana non è però una estranea assoluta per il mondo del calcio. “Io sono cresciuta con un nonno accompagnatore della Roma negli anni '50, nella seconda presidenza Sacerdoti e la passione per il calcio è l'unica eredità che mi ha lasciato perché a forza di regalare elettrodomestici come premi partita, la sua attività fallì” ha dichiarato la stessa Capotondi alla stampa nei giorni scorsi. Per molti, al di là di queste parole, tale nomina rappresenta solo un’abile mossa di marketing da parte del presidente Ghirelli, ma la schiettezza e la perentorietà con la quale la Capotondi si è gettata alla mischia fa intendere ben altro. Le sue prime uscite, in primis quella sul possibile ulteriore abbassamento dell’età dei calciatori in Serie C, ha fatto discutere e non poco. Non propriamente quello che si chiede ad un accentratore di consensi come la Capotondi è stata disegnata a più riprese.
Ad oggi rimane comunque difficile capire quale sarà l’apporto dell’attrice al mondo della Lega Pro, visto anche il momento che questo sta vivendo. In un misto di curiosità, diffidenza e speranza il 2019 sarà sicuramente il suo anno. Per provare a battere tutti i pregiudizi di un mondo che la misoginia ce l’ha nel sangue.
Classe 1980 e fin da metà degli anni ’90 volto noto della televisione e del cinema italiano, l’attrice romana non è però una estranea assoluta per il mondo del calcio. “Io sono cresciuta con un nonno accompagnatore della Roma negli anni '50, nella seconda presidenza Sacerdoti e la passione per il calcio è l'unica eredità che mi ha lasciato perché a forza di regalare elettrodomestici come premi partita, la sua attività fallì” ha dichiarato la stessa Capotondi alla stampa nei giorni scorsi. Per molti, al di là di queste parole, tale nomina rappresenta solo un’abile mossa di marketing da parte del presidente Ghirelli, ma la schiettezza e la perentorietà con la quale la Capotondi si è gettata alla mischia fa intendere ben altro. Le sue prime uscite, in primis quella sul possibile ulteriore abbassamento dell’età dei calciatori in Serie C, ha fatto discutere e non poco. Non propriamente quello che si chiede ad un accentratore di consensi come la Capotondi è stata disegnata a più riprese.
Ad oggi rimane comunque difficile capire quale sarà l’apporto dell’attrice al mondo della Lega Pro, visto anche il momento che questo sta vivendo. In un misto di curiosità, diffidenza e speranza il 2019 sarà sicuramente il suo anno. Per provare a battere tutti i pregiudizi di un mondo che la misoginia ce l’ha nel sangue.
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