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tmw / milan / Editoriale
Suso musa d’attacco non funziona. Jack al 100% vale più di CalhaTUTTO mercato WEB
giovedì 21 settembre 2017, 00:49Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Suso musa d’attacco non funziona. Jack al 100% vale più di Calha

Il comodo e rilassante 2 a 0 sulla Spal non autorizza squilli di tromba per il Milan e forse suggerisce qualche riflessione sul futuro assetto della squadra che Montella per ora monta e smonta con mano abile. Al netto di qualche rassicurante esibizione (Biglia per esempio, Bonucci cresciuto, Rodriguez nelle vesti più di ala che di difensore aggiunto, Kessiè), bisogna tornare sulle tessere che non ancora completano il puzzle rossonero per dare un senso alla serata di mercoledì sera a San Siro.

Primo argomento: Suso. Mezz’ora a disposizione, l’ultima, la frazione più scontata e dotata di minore piglio da parte del Milan. Questo è lo scenario nel quale si muove lo spagnolo che ha il rinnovo del contratto in tasca e perciò nessuna angoscia circa il credito riscosso e il futuro garantito. È una questione di ruolo e di abitudine al nuovo incarico. Forse è presto per dirlo ma Suso come musa dell’attaccante centrale è sprecato e anche poco utile alla patria. Ci vuole tempo perché colga i meccanismi e le zolle dove muoversi ma francamente la previsione mia è la seguente: meglio tornare all’antico per consentirgli di rendere al meglio.

Secondo argomento: Andrè Silva. Il paragone con Inzaghi non regge eppure il portoghese cattura l’occhio e rientra presto nella categoria dei calciatori di grande talento costretti, per esigenze collettive, a stare lontano dalla porta. Nel Milan attuale Inzaghi è Kalinic. È lui infatti che scattando fulmineo come una biscia procura il primo rigore della sera che mette in cascina il successo. È lui che non abbandona mai il centro dell’area ogni qualvolta il portoghese, per trovare spazio e mettere in mostra il suo elegante dribbling, deve invece uscirne. Ha bisogno di giocare e basta. Tutto il resto viene di conseguenza. È bene che lo sappiano sodali e rivali. Piuttosto c’è da chiedersi, per la prima volta in modo pubblico, l’utilità di Calhanoglu che di buono calcia angoli e punizioni ma è troppo poco per reclamare e ottenere un posto da titolarissimo. Il miglior Bonaventura, festeggiato mercoledì sera per le sue 100 presenze, è di gran lunga più utile e affidabile.

Conclusione. Il turn over, così come “sceccherato” da Montella, sta diventando una grande opportunità invece che un problema. E lo sarà ancora di più nelle prossime cadenze che devono portare alla sfida con la Roma e al derby subito dopo la sosta del campionato per le nazionali. Quello è l’appuntamento entro il quale è lecito chiedere a Vincenzo una soluzione ai quesiti sopra esposti.