Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Alla fine aveva ragione lui. E c'è qualcuno che potrebbe prendere spuntoTUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Montesi
domenica 18 febbraio 2018, 00:00Editoriale
di Fabrizio Tomasello
per Milannews.it

Alla fine aveva ragione lui. E c'è qualcuno che potrebbe prendere spunto

Siamo a poche ore dall’ennesima prova del nove per il Milan e in tutto l’ambiente cresce l’attesa. Forse dovremmo dire dell’otto, visto il numero di partite decisive - tutte finali come si dice in queste circostanze - che i rossoneri dovranno affrontare da qui a metà marzo. Dopo la trasferta europea in Bulgaria, ecco la Sampdoria stasera a San Siro, poi ancora il Ludogorets in casa, quindi la Roma all’Olimpico in campionato, ancora a Roma contro la Lazio per la semifinale di ritorno di Coppa Italia e dulcis in fundo il derby con l’Inter del 4 marzo. E non è finita, perchè per come si sono messe le cose è il caso di iniziare a conteggiare anche il doppio turno degli ottavi di Europa League l’8 e il 15 marzo.
Oggi lo schieramento è compatto, tutti a celebrare la geniale intuizione avuta da Gennaro Gattuso, ma fino al fischio finale dell’arbitro serbo Mazic, la fronda dei turnoveristi era massiccia. Effettivamente quello che fino a questo momento è stato un indiscutibile plus per la rinascita del Milan, lo schieramento compatto di un undici intoccabile, lasciava intravedere più di una trappola in vista del tour de force che attende il Milan. In tanti avevano invocato l’utilizzo dei vari Musacchio, Zapata, Montolivo, Locatelli, Andrè Silva, Borini contro il non irresistibile Ludogorets.

Ma Rino è andato per la sua strada, come un caterpillar.
E alla fine ha avuto ragione lui. I timori della vigilia per la scelta, apparsa ai più avventata, di confermare in blocco la squadra titolare in Bulgaria, pur se all’inizio di un mese intenso da far tremare i polsi, si sono sciolti come neve al sole quando Fabio Borini ha infilato per la terza volta consecutiva il portiere del Ludogorets Renan, chiudendo di fatto già all’andata il discorso qualificazione. Così la decisione di confermare il blocco solido, monolitico, compatto del Milan ha portato ancora una volta i suoi frutti, dividendi che saranno spartiti la prossima settimana quando Gattuso potrà pianificare un ampio turnover in vista del match di ritorno di Europa League. Una scelta che, incastonata tra i due delicatissimi match di campionato contro la Sampdoria in casa e la Roma all’Olimpico, senza dimenticare la semifinale di ritorno contro la Lazio e per finire il derby contro l’Inter, potrebbe diventare preziosa per far rifiatare chi fino ad adesso ha tirato la carretta, ma anche per dare minuti, gamba e visibilità a chi si è sentito messo un po’ ai margini.
E a proposito di gestione delle risorse, Gennaro Gattuso non avrà l’esperienza accumulata da tanti guru della panchina, non avrà ancora - e sottolineo ancora - le qualità e le spregiudicate idee tattiche di qualche suo stimatissimo collega, ma sa - perchè l’ha vissuto ad alti livelli da calciatore - come si fa a mantenere alta la tensione di una squadra impegnata su più fronti. Ed è un punto fondamentale da cui ripartire.