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ESCLUSIVA MN - Pistocchi: "L'Uefa ha puntato la proprietà e non il Milan società. Cambierei modulo e prenderei Ceballos"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 26 maggio 2018, 19:00ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
per Milannews.it
fonte intervista di Daniele Castagna

ESCLUSIVA MN - Pistocchi: "L'Uefa ha puntato la proprietà e non il Milan società. Cambierei modulo e prenderei Ceballos"

Giorni caldi per l'universo rossonero, quasi roventi. Il settlement agreement negato dalla UEFA ha aperto uno squarcio nel momento del Milan, diviso così tra tematiche di progettazione futura, mercato, finanziarie e burocratiche. Per analizzare la situazione di via Aldo Rossi, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Maurizio Pistocchi, giornalista e noto volto televisivo delle reti Mediaset. 

Sig. Pistocchi, impossibile non partire dal polverone UEFA degli ultimi giorni. Che idea si è fatto?
"Situazione complicatissima. Per la prima volta nella recente storia, i vertici della UEFA si sono puntati sul proprietario e non sul Milan società. Hanno acceso un faro sulla situazione finanziaria del presidente Yonghong Li, colpendo di riflesso il Milan. Le due cose ovviamente vanno a braccetto, ma bisogna ammettere come da sempre l'organo europeo abbia operato in maniera diversa. Credo che l'unica soluzione all'orizzonte sia l'uscita di scena del signor Li, con il Milan in mano ad Elliott. Aspettiamo di conoscere la sentenza dell'UEFA, che credo sarà corretta. Ho conosciuto personalmente il responsabile del Fair Play Finanziario in un convegno all'università Bocconi e mi è parso persona seria ed altamente competente, quindi è stupido pensare ad un Milan preso di mira. Una azione precisamente contro il Diavolo".

Lei dunque smonta la tesi "accanimento"? Tema molto in voga tra i tifosi rossoneri.
"Assolutamente sì, non c'è nessun accanimento, non esiste proprio. Ma credo sia lo stesso desiderio dei tifosi avere chiarezza in una società sana come è sempre stata negli ultimi trent'anni. Il Milan è sotto inchiesta da troppo tempo, è il momento di avere trasparenza. Logico che avere un'esclusione dalle coppe sarebbe una macchia gravissima nella gloriosa storia rossonera, nonchè un danno economico rilevantissimo".

Parliamo di campo, con una Serie A conclusa da una settimana. Un suo giudizio sulla stagione del Milan?
"Iniziato in maniera pessima, il Milan non correva, non lottava e arrivava sempre dopo sul pallone. Del periodo Montella di questa stagione non si salva nulla, insufficiente sotto tutti gli aspetti. Gattuso ha dovuto fare un grande lavoro, partendo dalle basi che solitamente si piantano in fase di ritiro estivo: ha ricostruito la forma fisica a campionato in corso, iniettato autostima e ricompattato il gruppo. Da persona per bene e uomo serio, ha fatto un grandissimo lavoro, mi ripeto. Nel finale di stagione però, dopo la sconfitta in campionato allo Stadium, c'è stato un crollo quasi verticale di gioco e risultati, culminato con la sciagurata finale di TIM Cup a Roma. Bravo nuovamente Rino ha riprendere il controllo chiudendo bene contro Atalanta e Fiorentina".

Sposa la tesi del Milan in difficoltà per colpa degli attaccanti 'poco bomber'?
"No, anche se questa cosa la leggo ovunque. Il problema del Milan non è quello del centroavanti: Cutrone, Kalinic e André Silva i gol li fanno. Credo, ma potrei sbagliarmi, che il Diavolo abbia vissuto l'ennesima stagione col modulo errato. In un 4-3-1-2 con Çalhanoglu dietro a Kalinic e Cutrone, penso che il Milan possa girare meglio ed in maniera più funzionale. E sono rimasto stupito dalla stagione complicata del croato perché lo reputo un grande attaccante, uno che sa far tutto: forte di testa, bravo tecnicamente e con i piedi, capace di tenere sù la squadra e legare con il centrocampo. Suso, da quello che so, probabilmente andrà al Napoli al 90% perché è un pallino di Ancelotti, quindi consiglierei a Rino di cambiare il modulo con il turco dietro le punte, senza obbligatoriamente cercare un'altra ala per il tridente. Il centrocampo va migliorato con l'inserimento di una grande mezz'ala, uno che salti l'uomo e che abbia forza fisica anche per fare tutto il resto necessario".

Ecco, avrebbe un nome da suggerire al Milan per questo ruolo?
"Il profilo perfetto sarebbe quello di Milinkovic-Savic, abbiamo visto tutti che fenomeno sia il ragazzo. Ma capisco come il cartellino abbia valutazioni astronomiche, quindi guardiamo altre soluzioni. L'opzione a zero, senza alcun esborso, sarebbe quella di trattenere Bertolacci dal ritorno dal Genoa, reduce da un'ottima stagione, ma lo scouting potrebbe serenamente guardare all'estero. Senza viaggiare in Argentina, Brasile e Colombia, io prenderei dal Real Madrid Dani Ceballos che non gioca mai anche se di livello internazionale. Si potrebbe imbastire una operazione 'fantasia', magari di prestito con eventuale riscatto. O anche il suo compagno Kovacic, cresciuto molto ai Blancos ma chiuso dalla concorrenza spietata. Manca una mezz'ala sinistra per intenderci, perché a destra Kessie è da rendimento sicuro e Biglia in regia il suo lo fa sempre".

Ultimo quesito, restiamo in zona mercato. Oggi prime parole rossonere di Reina, cosa porterà a Milanello?
"Porterà tantissimo, alzerà il livello tecnico e quello umano. In porta è affidabile, mentre fuori dal campo è una persona di spessore. Normale come ora sia meno esplosivo, meno felino tra i pali, ma resta un numero 1 di prima fascia. Se Donnarumma dovesse rimanere, credo potrà essere un grosso maestro per Gigio che ha carenze nelle impostazioni di base. Se pensate al gol preso in finale di TIM Cup, lui va a terra con le mani posizionate in maniera pessima. Reina, dall'alto della sua lunga carriera, potrà certamente aiutarlo in caso di permanenza".