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Ko Calha, non ci voleva. Ma questo Milan è ormai collaudato. Elliott e quasi 650 mln d’investiti in due anni
mercoledì 21 ottobre 2020, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Ko Calha, non ci voleva. Ma questo Milan è ormai collaudato. Elliott e quasi 650 mln d’investiti in due anni

Sarà difficile per il Milan giocare le prossime partite senza Hakan Calhanoglu. Uno dei migliori tra i rossoneri dal post lockdown ad oggi si è fermato per un trauma distorsivo alla caviglia. Il Milan sotto quest’aspetto ha già pagato dazio con i ko di Romagnoli e Ibrahimovic, poi l’infortunio di Ante Rebic (ancora alle prese con il problema al gomito salterà pure Celtic e Roma), ed ora lo stop forzato di Calhanoglu. I problemi ai migliori della rosa non hanno frenato i rossoneri che continuano a sfoderare prestazioni convincenti. Qualcuno dopo i 3 successi di fila contro Bologna, Crotone e Spezia aveva parlato di calendario favorevole e partite semplici, poi si scopre che la Juve pareggia a Crotone (le partite non sono mai scontate o facili per nessuno), e il Milan batte la favoritissima Inter nel derby, raggiungendo quota 20 partite senza subire sconfitte. Un dato che dovrebbe far capire come questa squadra sia ormai maturata e pronta a lottare fino alla fine per i propri obiettivi. Ma per il Milan è meglio essere sottovalutato che sopravvalutato, si lavora meglio e con meno pressioni. Naturalmente ci saranno momenti difficili, perché ciclicamente nell’arco di una stagione il periodo complicato capita a tutte le squadre, ma il Milan ha le qualità e i mezzi per superarlo.

Merito di Ibrahimovic che da quando è arrivato ha saputo trasformare mentalmente il gruppo, chiedendo in allenamento e in partita il 200%. Bravo Pioli tatticamente a schierare i giocatori al posto giusto, a stimolarli e condurli a una striscia di vittorie che non si vedeva da anni (4 su 4 in campionato), lungimiranti in società che hanno rinunciato alla rivoluzione con Rangnick per dare tempo a Pioli, confermare la squadra della passata stagione dando finalmente continuità al progetto.

La strategia del Milan di Elliott è stata chiara fin dall’inizio, investendo a lungo termine su giovani promettenti e di talento, inserendo saltuariamente elementi d’esperienza come Ibrahimovic e Kjaer, giocatori che hanno portato qualità ed esperienza in un gruppo giovane. E dopo qualche mese d’assestamento in cui sono stati commessi anche degli errori di valutazione, ora il progetto sembra essere avviato e i risultati sul campo stanno arrivando. Il percorso è ancora lungo perché il gap con le altre big del campionato resta ampio, ma di base c’è un progetto interessante basato su investimenti oculati. Ormai non si può spendere come una volta senza guardare al bilancio, soprattutto oggi con il disastro economico causato dal Covid (vale per qualsiasi settore). Eppure Elliott in due anni di gestione ha investito nel Milan 640 milioni di euro e continuerà a farlo. A gennaio per la sessione invernale sono previsti ulteriori accorgimenti alla rosa (ma non bisogna pensare a spese folli) per migliorare ancora la squadra e provare ad agguantare il piazzamento in Champions.