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Quando gli infortuni condizionano la stagione. Milan, serve reagire sul mercato
mercoledì 14 novembre 2018, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Quando gli infortuni condizionano la stagione. Milan, serve reagire sul mercato

Direttore di MilanNews.it, corrispondente sul Milan per RMC SPORT. Collabora con il "Corriere dello Sport" e Tuttomercatoweb. Ha collaborato con Sportitalia e INFRONT.

Il Milan dovrà preparasi ad affrontare un periodo molto complicato al rientro dalla sosta. Arriverà un ciclo ininterrotto di partite in cui Gattuso dovrà necessariamente affidarsi agli stessi giocatori a causa degli infortuni. Gli stop forzati a causa dei problemi fisici sono le disgrazie peggiori che gli allenatori possono immaginarsi nel corso di un campionato.

Proviamo a fare un gioco. In ogni squadra di serie A eliminiamo 6 titolari e osserviamo poi come si trasforma la formazione iniziale. Probabilmente solo la Juve e forse il Napoli riusciranno a tenere lo stesso passo, il resto perderanno sicuramente punti per strada. Ed è ciò che sta capitando al Milan. Il gruppo rossonero titolare è di buon livello, ma appena iniziano le rotazioni e i cambi la qualità scende vertiginosamente. I dirigenti e l’allenatore dovevano sperare che degli undici titolari nessuno si facesse male, invece sta succedendo di tutto. Si rompono due centrocampisti inamovibili come Bonaventura e Biglia, due difensori importanti come Caldara e Musacchio, senza contare Conti che è ormai fuori da 450 giorni di fila. In attacco l’unico campione che c’è in rosa viene squalificato due giornate, mentre gli altri elementi di qualità come Calhanoglu tardano ad entrare in forma perché continuamente alle prese con acciacchi fisici. Di sicuro la cattiva sorte gioca un ruolo fondamentale. Perché sono tutti infortuni diversi, alcuni muscolari, e altri di matrice traumatica, ma il problema resta ed è pesantissimo. Perché il Milan è senza troppi titolari e numericamente con la coperta corta, e questo inevitabilmente peserà alla lunga sulle scelte dell’allenatore.

Quindi sono due i rimedi da adottare. Il primo è resistere e sperare che non si aggravi la situazione. Le due settimane di sosta nascondono altre insidie perchè ci sono gli impegni delle nazionali, dunque  bisognerebbe sperare di non incappare in altri infortuni e resistere un altro mese abbondante per arrivare a gennaio. Ma prima della riapertura del mercato mancano ancora nove partite, e molte saranno decisive. Per questo dovrà essere bravo Gattuso a tirare il meglio da ognuno dei suoi ragazzi e rimanere in linea di galleggiamento.

Poi a gennaio la dirigenza dovrà farsi trovare pronta. Non bisogna attendere l’ultimo giorno di mercato per portare nuovi giocatori, ma tesserarli subito in modo da consegnarli a Gattuso e farli lavorare immediatamente con il resto della squadra. Di questo passo servirebbero almeno 5 acquisti, per rimediare alle assenze pesanti, ma c’è sempre la mannaia del Fair play finanziario da tener d’occhio. Il faro dell’Uefa è acceso sul Milan e il giorno 20 novembre ci sarà a Nyon un incontro molto importante in cui si capiranno i margini di manovra del club sul mercato di gennaio. Se arriveranno restrizioni importanti, Leonardo dovrà essere bravo ad aggiustare ugualmente la rosa e far quadrare i conti. Inizialmente il piano prevedeva tre acquisti compreso Paquetà, ma dopo tutti gli infortuni di queste settimane servirebbero almeno  due pedine in più. Riuscirà il direttore generale del club a ristrutturare il Milan e renderlo da quarto posto?