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Milan sfortunato ma punito nelle sue lacune: una formazione che ora non c'è più, cambio di rotta in campo e sul mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 20 novembre 2018, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Milan sfortunato ma punito nelle sue lacune: una formazione che ora non c'è più, cambio di rotta in campo e sul mercato

Se ci voltassimo a guardare quanto profuso dal Milan in questa stagione, ritroveremmo una delle migliori versioni rossonere nel match di San Siro contro la Roma. Era ancora calcio di agosto (o meglio fine agosto), ma quella squadra, ancora acerba in alcuni meccanismi, giocò una gara di grande spessore a ricalcare, e migliorare, il primo tempo di Napoli. La vittoria arrivò nel finale con Cutrone, a rimettere la freccia dopo il pari giallorosso, ma fu la prestazione a far ben presagire sul prosieguo della stagione rossonera. Quel Milan tuttavia non c'è più, o almeno parte di esso, vista la sequela di infortuni che ha investito la formazione di Gattuso. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Higuain, Calhanoglu. Almeno cinque su undici non saranno a disposizione contro la Lazio, in attesa di capire se il turco ex Bayer Leverkusen riuscirà a stringere i denti e recuperare. Il tecnico calabrese dovrà correre ai ripari, provando a costruire una squadra che possa comunque imporsi nelle importantissime partite che verranno.

SFORTUNA SI', MA DUE PUNTI ERANO SCOPERTI - La sfortuna è ovviamente un chiaro imputato dell'attuale situazione rossonera. Eppure, al netto della iella, il Milan ha mostrato il fianco nei suoi punti deboli, tutti "smascherati" dai guai fisici spesso gravissimi dei suoi giocatori. La lacuna più grave della rosa milanista era (ed è) legata al centrocampo: troppo pochi giocatori, di cui tre utilizzati poco o mai, e troppa poca qualità. Mancava un'alternativa tecnica a Biglia e Bonaventura, due elementi essenziali per la manovra dell'undici di Rino. Il fatto che si siano infortunati entrambi è catastrofico, ma era ovvio già dall'inizio che non potessero giocare tutte le partite. A gennaio si proverà chiaramente a rimediare, ma gennaio è lontano nove partite. Un altro spiffero che si poteva prevedere in estate era quello che soffiava nel reparto offensivo. Due soli centravanti per due competizioni che poi diventeranno tre sono decisamente esigui, anche se il modulo di riferimento era il 4-3-3. E' vero che Higuain e Cutrone venivano da una stagione da "iron men", ma qualche piccolo problema fisico è preventivabile (schiena e caviglia), così come le squalifiche. Ma il vero problema è che, per via della mancanza di alternative, Gattuso ha spesso dovuto rinunciare al modulo che fin qui ha mostrato la maggior pericolosità offensiva, il 4-4-2.

LA DIFESA A RINCARARE LA DOSE - Il reparto dove il Milan ha meno responsabilità è sicuramente la difesa. In estate ha rimpiazzato Bonucci con Caldara, da tutti definito come il miglior prospetto giovane per quanto riguarda la retroguardia, trattenendo Romagnoli (rinnovo importante e non scontato) e mantenendo in rosa Musacchio e Zapata, oltre a Simic come quinto difensore. Neanche il più pessimista poteva immaginarsi tre infortuni del genere, dei quali due molto seri. E pensare che in quel reparto i rossoneri avevano pensato bene di tutelarsi, ingaggiando Laxalt per ovviare ai problemi di Strinic, costretto ad interrompere l'attività agonistica per l'ipertrofia muscolare. Fatto sta che anche questo reparto dovrà essere rinforzato a gennaio, possibilmente con un giocatore in grado di essere subito inserito. Un reparto che, senza questa esagerata dose di malasorte, avrebbe anche potuto mantenersi inalterato, facendo concentrare il Milan sulle priorità strutturali della rosa.