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Italia femminile, Linari: "Mondiali saranno l'inizio di un grande futuro"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 13 dicembre 2018, 22:00News
di Fabio Anelli
per Milannews.it

Italia femminile, Linari: "Mondiali saranno l'inizio di un grande futuro"

Il difensore centrale dell’Atletico Madrid e dell’Italia femminile Elena Linari ha parlato ai microfoni del sito della FIGC dei suoi inizi da calciatrice e dell’avvicinamento alla prossima Coppa del Mondo che vedrà le azzurre rivaleggiare nel girone contro Australia, Brasile e Giamaica: “Essere una calciatrice è passione. Ho cominciato a cinque anni, ma già prima nei campini vicino casa giocavo con gli altri bambini. Però a 5 anni un ragazzino mi disse di andare a provare con loro all’Atletica Castello e vediamo se ti piace giocare se sei brava. Facevo anche nuoto, ma la mamma non era molto contenta di entrambi gli sport perché faticava a organizzarsi, così dai cinque anni in poi ho deciso di dedicarmi solo a rincorrere un pallone sul prato e non ho più smesso. Le persone che mi hanno aiutato di più sono stati i miei giocatori che mi hanno permesso di alimentare questa passione, in particolare mio babbo che era il mio primo tifoso e allenatore. Se penso al calcio penso alle scarpette, mi è sempre piaciuto curarle e mio babbo mi ha insegnato che sono assieme al pallone lo strumento più importante e vanno curate in maniera particolare. E fin da piccola ho imparato a ingrassarle e curarle in ogni minimo particolare, quasi in maniera maniacale. - continua Linari – Uno dei momenti più importanti della mia carriera è stato agosto 2012 quando con la Nazionale U20 giocai il Mondiale. Ebbi la fortuna di segnare un gol, contro il Brasile, che resterà per sempre nella mia storia.

Ancora oggi fatico a pensare di aver realizzato una rete così bella e significativa. Quello assieme al rigore contro la Torres per il primo scudetto al Brescia è il gol più importante che ho segnato finora. La maglia azzurra è un sogno per ogni ragazza, raggiungerlo è un onere e un onore perché quando la indossi capisci di rappresentare non solo una squadra, ma un movimento intero che sta crescendo, rappresenti tante ragazzine giovani che ti guardano. La maglia azzurra è tutto, una grande responsabilità che va rispettata e portata in alto. La gara col Portogallo è stata la gara più importante che questa nazionale ha giocato perché ci ha permesso di qualificarci al Mondiale in anticipo, viverlo dalla panchina è stato particolare. Durante i vari cambi il mister doveva dare le indicazioni alle ragazze che entravano e aveva tutti questi fogli con su scritto gli schemi e i movimenti. Siccome aveva dei momenti di black out dovuti alla tensione, io le davo una mano cancellando i nomi di chi usciva e scrivendo quelli di chi entrava. Mondiale? Mi vengono i brividi perché sarà l’emozione più forte che una calciatrice può provare, il sogno di ogni bambina. Mi auguro che possa essere una svolta per il movimento italiano e lavoreremo sodo per dimostrare che questo è solo l’inizio di un grande futuro da vivere assieme ai tifosi”.