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Atto di responsabilità, effetto Pallotta e zero mercato: Red Bird deve palesarsi accanto al Milan in difficoltàTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 7 febbraio 2023, 12:00Primo Piano
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Atto di responsabilità, effetto Pallotta e zero mercato: Red Bird deve palesarsi accanto al Milan in difficoltà

Lo stato di crisi generale del Milan ha fatto il giro del mondo. La squadra campione d’Italia, nel corso dell’ultimo mese, si è sgretolata su sé stessa, lasciando davanti agli occhi di tutti un pesaggio degno delle genesi delle puntate più tristi di Ken – Il Guerriero. Un crollo verticale che non può non essere preso in considerazione da Gerry Cardinale e dal gruppo di investitori che ha portato RedBird a prendere il Milan, succedendo nella proprietà al fondo Elliott. Fino a oggi le colpe sono state attribuite, anche giustamente, a chi ha creato il progetto tecnico 2022-23 e a chi lo ha portato avanti, ovvero Maldini, Massara e Pioli, ma nessuno gode di immunità di giudizio, perché quando le cose vanno male, vanno male per colpa o negligenza di tutti, non soltanto di alcune aree specifiche.

ATTO DI RESPONSABILITA’
Inutile girarci attorno, fino a questo momento Gerry Cardinale si è mosso nell’anonimato quasi più totale, lasciando la gestione del club agli uomini di via Aldo Rossi e Milanello. Ma quando le cose vanno male, allora c’è bisogno che chi è al vertice della piramide, si rimbocchi le maniche e dia un segnale. A Milano non si vede da mesi, gli impegni in giro per il mondo o in altri progetti come le media company nel settore dello spettacolo lo hanno tenuto lontano dall’investimento fatto, ma il tempo di agire è adesso. Né lui né i sottoscrittori dell’investimento Milan possono essere felici di quello che sta accadendo. Cosa può fare davanti a problemi di natura tecnica? Questo interrogativo già ce lo sentiamo nelle orecchie e la risposta naturale è: niente, ma può fare altro. In una fase tremenda, dove mancano certezze, l’assenza dell’uomo di punta della proprietà milanista rischia di essere molto importante e controproducente. Serve un atto di responsabilità, ovvero che Cardinale e i suoi uomini fidati prendano un bel volo da New York per Milano Malpensa e stiano in città e al fianco della squadra per le prossime, delicate, settimane. Solo stando sul campo potranno capire lo stato dell’arte della situazione e, paradossalmente, dare ancora più forza alla figura di Giorgio Furlani, che oggi è il solo rappresentante – in quanto ad – operativo in loco della proprietà.

EFFETTO PALLOTTA
Perché il rischio che si ripercuota il “Pallotta’s effect” si sta concretizzando. L’ex patron della Roma era fisso a Boston e viveva da lontano i problemi della piazza. Il Milan è una cosa molto seria e le campagne di marketing molto “Yankees” su prodotti che il tifoso medio non può permettersi non hanno effetto se la squadra va male. Il Milan ha bisogno di tutti, adesso, specie di chi ha preso in mano il volante della baracca in estate e che a gennaio non ha sborsato un euro sul mercato, visto che l’ultima sessione estiva rientrava nella gestione Elliott. Si è vero, Maldini e Massara non hanno fatto player trading e non hanno avuto ricavi dalle cessioni come ha fatto il Napoli, hanno speso più di tutti in Italia per ammontare di soldi inseriti nel mercato con rientri minimi, ma è altresì vero che davanti a difficoltà oggettive non si possa rimanere al palo con un portiere sconosciuto preso per 400 mila euro. Ci si aspettava di più e se il Milan non dovesse andare in Champions, si paleserà un'estate drammatica sul mercato. Non che negli ultimi anni si sia banchettato, ma la sostenibilità si porta avanti rendendo la squadra forte e performante. Piaccia o meno, è tempo che Cardinale si presenti al lazzaretto del Milan, perché un’eventuale comparsata con il Tottenham solo per dire “Hey men, I’m here”, oggi farebbe più notizia negativa che altro.