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CorSera - Super League, le minacce di Perez e Ceferin: ecco perché entrambi sbaglianoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 24 aprile 2021, 19:07News
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it

CorSera - Super League, le minacce di Perez e Ceferin: ecco perché entrambi sbagliano

In seguito alle dichiarazioni di Florentino Perez e Aleksander Čeferin in molti si chiedono quale sia attualmente la vera situazione intorno alla Super League, competizione "d'élite" nata e naufragata in sole 48 e che vedeva anche il Milan tra i 12 membri fondatori. Su questa situazione scottante prova a fare chiarezza Arianna Ravelli del Corriere della Sera.

Florentino Perez, presidente del Real Madrid e della Super League, continua a ribadire che nessuna squadra, Juve e Milan comprese, è ufficialmente fuori dalla competizione non avendo pagato la penale, mentre il presidente UEFA Ceferin continua con minacce neanche troppo velate: "Chi è rimasto dentro non giocherà la Champions". 

Il Corriere della Sera fa chiarezza: la Super League non esiste più. Le parole di Perez sottolineano come i 12 membri fondatori fossero vincolati: per lasciare ci sarebbe stato bisogno del consenso di tutti, quindi quelli che sono più a "rischio penale" sono i sei club inglesi: i primi a staccarsi senza consenso. Gli altri invece hanno dato forfait dopo aver constatato che dopo l'uscita delle sei inglesi il progetto non avesse più senso di esistere. Alcune squadre, prosegue il Corriere, hanno scelto di cautelarsi (come il Milan) aspettando il mattino seguente per diramare il comunicato.

I sei club inglesi però diranno a Florentino Perez che non sono mai entrati nella competizione visto che la stessa è collassata subito. L'ingresso nella Super League era infatti condizionato da due situazioni, alternative tra loro: FIFA e UEFA dovevano dare il loro benestare oppure si sarebbe dovuto provare all'Antitrust che la UEFA si trovasse in un regime di monopolio essendo sia ente regolatore e sia gestore dei diritti delle competizioni europee.

Il Corriere rivela che la prima condizione è stata subito impossibile, seppur i 12 club abbiano provato a mediare con la UEFA scrivendo una lettera per far sì che la nuova competizione venisse riconosciuta. La seconda condizione invece, secondo Perez, si è verificata nella giornata di martedì quando il tribunale di Madid ha emesso una sentenza preliminare che tutelava la Super League, sostenendo che la UEFA non aveva motivo né potere di minacciare e punire nessuno.

L'analisi si conclude constatando che a questo punto, nonostante le parole forti volate in questi giorni, è difficile che Florentino Perez possa fare causa al Manchester United, così come al Chelsea, al Liverpool e le altre. Così come è difficile credere che le minacce di eslcusione dalle competizioni europee di Ceferin nei confronti di Milan e Juventus possano considerarsi fondate.