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Brych, assenze, Milan non Milan, ma gli ottavi li ha compromessi Cakir. Ora, l'orgoglio
mercoledì 20 ottobre 2021, 08:00News
di Antonello Gioia
per Milannews.it

Brych, assenze, Milan non Milan, ma gli ottavi li ha compromessi Cakir. Ora, l'orgoglio

Il Milan ha giocato nella maniera peggiore quello che, ad inizio stagione, era considerato il match più importante di questo avvio. È doveroso, però, riavvolgere un po' il nastro. Il Milan si è presentato a Porto nella maniera peggiore: 12 assenti tra infortuni, squalifica e non inseriti in lista Champions, alcuni giocatori appena rientrati da lunghi stop e 0 punti in classifica per colpa, soprattutto, della sciagurata direzione arbitrale di Cakir contro l'Atletico Madrid, la quale ha impedito a Kjaer e compagni di guardare alla sfida del do Dragão con meno pressione. Di conseguenze: non che una sconfitta fosse scontata, ma certamente poteva essere messa in preventivo.

A Porto sconfitta meritata

Troppo messo meglio moralmente, fisicamente e tecnicamente il Porto per sperare di strappargli punti; al resto - è cronaca - ci ha pensato Felix Brych, con l'ennesimo - il quarto pesante consecutivo - errore arbitrale contro i rossoneri: il fallo su Bennacer in occasione del goal di Luis Dias sembra netto, ma non per il tedesco. Errare è umano, perseverare è diabolico: il problema è che, in questo caso, il Diavolo ci guadagna ben poco. Anzi, la qualificazione, dopo la sconfitta di ieri, è quasi compromessa: soltanto un miracolo sportivo porterebbe il Milan agli ottavi di finale.

Ciò che bisognerà fare ora, dunque, è combattere per l'orgoglio e per l'onore. Mai nella storia il club rossonero aveva perso le prime tre gare del suo girone europeo, ma è davvero complicato, allo stesso tempo, ricordare una squadra così tanto falcidiata dagli infortuni - e le assenze in Europa pesano molto più che in Italia - e dai torti arbitrali. Poi, è chiaro: ieri il Milan non ha fatto il Milan e non è stato all'altezza né del palcoscenico né di sé stesso: in Champions tutto si paga di più. Nelle prossime gare, qualunque sarà il risultato finale, vige l'obbligo di ritrovarsi.