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ESCLUSIVA MN - Vio, l'ex Milan ora campione con gli USA: "Pulisic? Legge le azioni come pochi altri"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 29 marzo 2024, 17:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Vio, l'ex Milan ora campione con gli USA: "Pulisic? Legge le azioni come pochi altri"

Christian Pulisic e Yunus Musah tornano a Milanello freschi di un titolo da campioni della Nations League del Nord, Centro America e Caraibi. Ai microfoni di MilanNews è intervenuto Gianni Vio, collaboratore tecnico della nazionale a stelle e strisce, noto come lo specialista delle punizioni. Nella sua esperienza, Vio vanta anche un'esperienza al Milan sotto la gestione di Pippo Inzaghi:

Gli Stati Uniti hanno ormai scalzato il Messico nel ruolo di gigante della CONCACAF
"Sicuramente il Messico è una bella squadra e la tradizione calcistica è più antica rispetto agli Stati Uniti. L'obiettivo della nazionale USA è quello di migliorare sempre, c'è un grande lavoro attorno ad essa e anche la MLS sta migliorando molto come campionato".

E infatti attrae sempre più campioni. L'ultimo destinato a raggiungere gli USA è Olivier Giroud
"L'America è talmente grande, enorme, che ti dà le motivazioni per scegliere un'esperienza di vita vastissima. E capisco la scelta dei calciatori anche a livello tecnico, perché la MLS sta crescendo ed è un ambiente che attrae, normale che venga quindi scelto".

La settimana ha portato alla vittoria della Nations League, con capitan Pulisic ad alzare il trofeo. Giocatore decisivo anche per il Milan
"Il Milan è una società che ha sempre cercato di privilegiare la qualità del gioco e dei giocatori, per questo Christian si è integrato benissimo".

Cosa la colpisce maggiormente di lui?
"Il ragazzo ha grandi qualità e a me sorprende molto quando non ha la palla, legge in anticipo lo sviluppo delle varie situazioni di gioco. E sono cose, queste, che ti fanno la differenza. Non per niente ha segnato tanti gol perché segue sempre lo sviluppo dell'azione, la prevede. Ed è sempre al punto giusto".

Negli USA gioca prevalentemente a sinistra
"Dipende dalla partita, da chi c'è ma normalmente viene impiegato a sinistra dove può rientrare col destro. Ma di fatto entrambe le fasce vanno bene perché pur essendo un destro naturale sa calciare benissimo anche di sinistro".

Meno impattante l'altro statunitense, Yunus Musah
"Negli USA è un giocatore fondamentale ed è uno di quei giocatori del quali ne cogli l'importanza quando non c'è".

Cosa lo rende speciale?
"È importante negli equilibri della squadra, nel tenere il campo. Certo, è meno appariscente di altri ma è un giocatore sempre presente nella partita. E poi è un ragazzo giovane e come tutti i giovani serve dargli tempo. Inoltre ha grandi margini di crescita e un carattere speciale, sempre positivo".

Lei è noto come "specialista delle punizioni". In questo gli americani, nati con i principi del football americano sono avantaggiati?
"Non so se siano avantaggiati ma certamente i giocatori statunitensi hanno giocato tutti a football americano da giovani. È uno sport dove ci sono sempre situazioni da palla ferma e questo mi ha dato l'idea di avvicinare il football americano al soccer, ho pensato sempre di collegare queste situazioni quando c'è un corner e una punizione".

Perché segnare su punizione è diventato così complicato oggi giorno?
"Se parliamo di punizioni dirette è più difficile segnare perché i giocatori sono più alti e le barriere sono più difficili da superare rispetto a una volta. Non credo quindi sia un problema di specialisti ma dell'ostacolo, quindi bisognerebbe trovare soluzioni alternative".

Per esmepio?
"Io credo che bisognerà sempre più dedicare tempo per migliorare quelli che sono gli allenamenti su palla inattiva. Se il 30% dei gol nascono da queste situazioni allora serve dedicare più tempo e un allenatore dedicato solamente a questo aspetto. Non credo che sia un lavoro che possa essere fatto da un collaboratore esterno".

Lei è stato collaboratore tecnico dal Milan, nell'anno di Inzaghi allenatore. Che esperienza è stata?
"Esperienza favolosa. Il mio percorso è un po' particolare perché per 37 anni ho lavorato in banca, mentre da 17 faccio questo lavoro. E arrivare a Milanello e vinvere la storia importante come quella del Milan mi ha dato sempre delle grandi emozioni. Il centro sportivo è diverso dagli altri, anche quelli ultramoderni. Sono stato al Tottenham, ma Milanello ti dà delle emozioni differenti anche come ambiente, persino come paesaggio".

A proposito di Tottenham: Lei ha lavorato con Antonio Conte, nome che è stato accostato al Milan
"Stiamo parlando di un allenatore che ha vinto tantissimo e ovunque va porta la sua mentalità vincente. È uno dei migliori al mondo e non ha bisogno certo di presentazioni. Ti dà subito l'impressione di voler vincere e questo impulso lo trasmette a tutte le persone che sono intorno a lui. Persino al cuoco".