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Pioli cita il peccato di presunzione per destare la squadra prima del DerbyTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 21 aprile 2024, 17:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it

Pioli cita il peccato di presunzione per destare la squadra prima del Derby

La brutta prestazione in Europa League contro la Roma, con conseguente eliminazione, ha delle analogie con la doppia sconfitta nel derby in Champions League dell'anno scorso? A questa domanda, fatta durante la conferenza stampa alla vigilia del Derby, mister Stefano Pioli risponde con sincerità:  “Forse quando arriviamo così troppo convinti poi non sappiamo reagire alle difficoltà. Forse è stato un peccato di presunzione pensare che la Roma non potesse metterci in difficoltà. È un errore che abbiamo pagato a caro prezzo”.

La sensazione, diciamocelo, l'hanno avuta un po' tutti: il Milan sceso in campo nel doppio confronto europeo contro i giallorossi pensava di avere già la vittoria in tasca. Lo si è visto negli atteggiamenti, nelle prestazioni e nell'infinità di duelli persi contro una squadra che attualmente si trova a 14 punti di distanza (con il finale di Udine da recuperare) dal Milan. Che tra l'altro è la stessa distanza che separa oggi Milan ed Inter. Visto che parliamo di due sfide singole l'errore più grande che si possa fare è pensare che i valori dati da un campionato lungo più di 30 partita debbano essere riproposti per forza anche in 90 o 180 minuti. Sarebbe quantomeno presuntuoso, proprio come ha detto Pioli. E contro la Roma così è stato.

Domani sera, scriviamolo chiaramente, l'Inter non si gioca lo scudetto, il ventesimo, quello della seconda stella. Lo vincerà comunque, che sia domani, la settimana prossima o quella dopo ancora. Domani le due squadre si giocano la storia: arrivare ad un traguardo del genere proprio al Derby vuol dire scrivere la storia di una rivalità cittadina che dura da più di 100 anni. Quindi i giocatori del Milan che domani scenderanno in campo dovranno rendersi conto che sul piatto non c'è la stagione, ormai finita a fine aprile e senza stimoli, non c'è la loro reputazione o altro: c'è la storia di una maglia gloriosa che dovrà essere onorata.

Anche per rispetto nei confronti delle centinaia di migliaia di tifosi che hanno, incondizionatamente, riempito San Siro e tutti gli stadi in trasferta, non smettendo un attimo di cantare ed incitare anche quando lo spettacolo in campo non era degno dei (tanti) soldi spesi. E per questo le dichiarazioni di Pioli di oggi: "Non in tanti lo sono stati quest’anno, milanisti” paiono più che mai fuori luogo. 

Il "Forse è stato un peccato di presunzione" Pioli magari lo ha rivolto anche a se stesso, visto che contro la Roma ha pensato bene di stravolgere la squadra in un modo inutilmente cervellotico. Ma il passato è ormai passato, conta solo l'oggi e soprattutto il domani (sera). Perché è necessario che le cose vadano in un certo modo per non macchiare il futuro in modo indelebile. Se a questa squadra è rimasto anche solo un briciolo di orgoglio è ora di tirarlo fuori.