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MN - Passerini: "Al Milan manca un po' d'identità. Qualche italiano in più avrebbe aiutato a percepire il senso di un derby"
giovedì 25 aprile 2024, 22:10News
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

MN - Passerini: "Al Milan manca un po' d'identità. Qualche italiano in più avrebbe aiutato a percepire il senso di un derby"

Nel corso dell'intervista rilasciata a MilanNews.it, il collega Carlos Passerini del Corriere dello Sport ha fatto il punto sulla situazione del Milan: 

Sei sconfitte consecutive nel derby. I giocatori sottovalutano il peso specifico della partita? Oppure, dati anche i gol incassati costantemente nei primi minuti, si è creata una sorta di paura di perdere che porta a perdere?
"C'è un po' di tutto. C'è un po' di paura di perdere che poi ti 'aiuta' a perdere. Al Milan di sicuro manca un po' d'identità: il fatto che quest'anno fosse una squadra nuova e la mancanza di qualche giocatore italiano che in questo senso aiuta a percepire il senso profondo di un derby. Avere tanti stranieri magari non ti aiuta a capire cosa significhi questa partita, ma alla base di tutto c'è l'Inter che è nettamente più forte e ha vinto lo scudetto meritatamente".

Cardinale parla di un Milan che deve essere vincente e restare vincente. I nomi che circolano per la panchina sembrano essere indirizzati più verso un progetto più di costruzione
"Il progetto del Milan è molto chiaro in realtà, ossia coniugare risultati sportivi con quelli aziendali. Non ha fatto mistero il club di giocare una partita doppia. L'ho detto più volte, nel calcio nel medio-lungo termine non puoi ottenere dei risultati in un senso se non li ottieni nell'altro. Purtroppo non è i calcio di 20 anni fa, dei mecenati che sostenevano i club per divertimento. Ora è una cosa diversa, riuscire a coniugare il risultato sportivo e aziendale è difficile ma a volte bisogna guardare il lato positivo. Anche se ora è difficile, perché il crollo è stato fragoroso ed è giusto che tutti si prendano le proprie responsabilità. In questi anni il Milan è cresciuto, non è dove stava 10 anni fa. Oggi è una squadra che sa vincere in Europa, che ha vinto un titolo. Certo, il percorso non è completato". 

In base ai parametri di RedBird, qual è il profilo ideale per la panchina del Milan?
"Questa settimana è decisiva secondo me per avviare il discorso. Il profilo è molto chiaro: il Milan non ha un nome, ma un identikit ed è già qualcosa. Deve avere idee chiare, dev'essere un allenatore dal profilo internazionale, innovativo, anche giovane e compatibile con il progetto aziendale del Milan. Certo è che questa scelta non si può sbagliare".