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Il rinnovo di Ibrahimovic è l'equivoco del Milan odierno. Ma è impossibile da sostituire
Il pareggio di Firenze potrebbe essere la pietra tombale sulle ambizioni di Champions League da parte del Milan. Perché il meno nove virtualmente può salire a dodici in caso di vittoria dell'Atalanta contro il Sassuolo e, con sole tredici partite di qui alla fine, la situazione appare irrecuperabile, almeno per il quarto posto. E con la Champions che sfuma potrebbe anche essere già finita la speranza, da parte dello svedese, di un rinnovo automatico, diventando quindi subjudice da parte dei dirigenti rossoneri.
IMPOSSIBILE DA SOSTITUIRE - Anche a Firenze Ibrahimovic ha lasciato il segno con qualche giocata, seppur non nel risultato. Lo avrebbe fatto se l'arbitro Calvarese non avesse scelto di annullare l'eventuale 1-0 con l'ausilio del Var, per una situazione che appare dubbia e tutt'altro che certa. Al di là di quello Ibra sembra sempre il moloch che ha l'effetto di calmare i propri compagni, dando quella spinta anche al solito Rebic, ancora una volta in gol dopo i sonnellini di inizio campionato. Quindi la domanda sorge abbastanza spontanea: può il Milan prescindere dallo svedese, tornato in forma Serie A dopo i due anni di Los Angeles Galaxy. Per ora è davvero difficile pensarlo.
L'EQUIVOCO DEL MILAN - Dall'altra parte i meneghini avrebbero bisogno di ulteriori soluzioni offensive che al momento scarseggiano. Ceduto Piatek e non ancora esploso Leao, la sensazione è che servirebbe almeno un altro attaccante di alto livello per, eventualmente, sostituirlo. Ma Ibrahimovic si accontenterebbe di essere la prima alternativa? Difficile crederlo. Ed è anche per questo che il rinnovo va pensato bene, nonostante attualmente possa sembrare una mera formalità.
IMPOSSIBILE DA SOSTITUIRE - Anche a Firenze Ibrahimovic ha lasciato il segno con qualche giocata, seppur non nel risultato. Lo avrebbe fatto se l'arbitro Calvarese non avesse scelto di annullare l'eventuale 1-0 con l'ausilio del Var, per una situazione che appare dubbia e tutt'altro che certa. Al di là di quello Ibra sembra sempre il moloch che ha l'effetto di calmare i propri compagni, dando quella spinta anche al solito Rebic, ancora una volta in gol dopo i sonnellini di inizio campionato. Quindi la domanda sorge abbastanza spontanea: può il Milan prescindere dallo svedese, tornato in forma Serie A dopo i due anni di Los Angeles Galaxy. Per ora è davvero difficile pensarlo.
L'EQUIVOCO DEL MILAN - Dall'altra parte i meneghini avrebbero bisogno di ulteriori soluzioni offensive che al momento scarseggiano. Ceduto Piatek e non ancora esploso Leao, la sensazione è che servirebbe almeno un altro attaccante di alto livello per, eventualmente, sostituirlo. Ma Ibrahimovic si accontenterebbe di essere la prima alternativa? Difficile crederlo. Ed è anche per questo che il rinnovo va pensato bene, nonostante attualmente possa sembrare una mera formalità.
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