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...con Aljaz Struna
“MLS, stop venti giorni fa e da venerdì isolati anche in Texas. Ilicic forte da sempre, merita una grande squadra. Ibra, dimostri trent’anni. Futuro? Voglio tornare in Serie A”
“Venti giorni fa hanno sospeso il campionato e ci hanno detto di stare a casa. Venerdì qui in Texas è arrivato l’obbligo di isolamento, ma non esco da venti giorni tranne che per andare al supermercato e in ospedale perché mia moglie è incinta”. Anche negli USA è tempo di limitazioni a causa del Coronavirus. E a TuttoMercatoWeb parla Aljaz Struna, ex difensore del Palermo oggi in forza agli Houston Dynamo.
Come si allena?
“Ci hanno dato la bike e tutti gli attrezzi per allenarci a casa. Hanno creato un app e dobbiamo allenarci tutti alla stessa ora indicando cosa abbiamo mangiato, l’umore e lo stato di forma. È difficile, ma è il massimo che possiamo fare. Poi abbiamo anche i meeting in videochiamata con lo staff tecnico tramite un’app creata appositamente. Prima i difensori, poi i centrocampisti e gli attaccanti”.
Sul piano sportivo, come procede la sua esperienza?
“Quando è arrivata l’offerta abbiamo deciso di accettare. L’MLS è bella, gli stadi sono nuovi, la gente ci segue. I centri sportivi sono tanta roba. C’è tutto ciò che serve ad un calciatore. Il livello calcistico però è meno tattico, ci sono tanti tiri in porta e poca tattica. Ricordo una partita dove noi e gli avversari abbiamo tirato venti volte in porta. C’è meno tattica rispetto all’Italia”.
Nostalgia dell’Italia?
“Si. Ci ho già pensato. Vorrei tornare in Italia”.
In Serie A brilla il suo connazionale Ilicic, trascinatore dell’Atalanta.
“Lui è forte da sempre. Oggi è uno dei migliori del campionato italiano, queste qualità le aveva anche prima. Però forse era un po’ sottovalutato. Oggi l’Atalanta è una big, ma Josip è da grandissima squadra”.
Dall’MLS alla Serie A: si aspettava che Ibra avesse l’impatto positivo che ha avuto al Milan?
“Anche qui, seppure il livello sia più basso della Serie A, si vedeva che se vuole può ancora correre. Non è facile fare trenta gol in MLS. Qui era il più forte e se non sai quanti anni ha, quando giochi contro di lui gliene dai trenta. Fisicamente è un mostro. E poi la sua personalità ha dato veramente tanto al Milan”.
E se Zlatan restasse in Italia, prossimo anno, potrebbe ritrovarlo da avversario...
”Prima deve risolversi questa situazione del Coronavirus, mi auguro presto. Speriamo che tutto torni alla normalità. Poi si, voglio tornare in Italia”.
Come si allena?
“Ci hanno dato la bike e tutti gli attrezzi per allenarci a casa. Hanno creato un app e dobbiamo allenarci tutti alla stessa ora indicando cosa abbiamo mangiato, l’umore e lo stato di forma. È difficile, ma è il massimo che possiamo fare. Poi abbiamo anche i meeting in videochiamata con lo staff tecnico tramite un’app creata appositamente. Prima i difensori, poi i centrocampisti e gli attaccanti”.
Sul piano sportivo, come procede la sua esperienza?
“Quando è arrivata l’offerta abbiamo deciso di accettare. L’MLS è bella, gli stadi sono nuovi, la gente ci segue. I centri sportivi sono tanta roba. C’è tutto ciò che serve ad un calciatore. Il livello calcistico però è meno tattico, ci sono tanti tiri in porta e poca tattica. Ricordo una partita dove noi e gli avversari abbiamo tirato venti volte in porta. C’è meno tattica rispetto all’Italia”.
Nostalgia dell’Italia?
“Si. Ci ho già pensato. Vorrei tornare in Italia”.
In Serie A brilla il suo connazionale Ilicic, trascinatore dell’Atalanta.
“Lui è forte da sempre. Oggi è uno dei migliori del campionato italiano, queste qualità le aveva anche prima. Però forse era un po’ sottovalutato. Oggi l’Atalanta è una big, ma Josip è da grandissima squadra”.
Dall’MLS alla Serie A: si aspettava che Ibra avesse l’impatto positivo che ha avuto al Milan?
“Anche qui, seppure il livello sia più basso della Serie A, si vedeva che se vuole può ancora correre. Non è facile fare trenta gol in MLS. Qui era il più forte e se non sai quanti anni ha, quando giochi contro di lui gliene dai trenta. Fisicamente è un mostro. E poi la sua personalità ha dato veramente tanto al Milan”.
E se Zlatan restasse in Italia, prossimo anno, potrebbe ritrovarlo da avversario...
”Prima deve risolversi questa situazione del Coronavirus, mi auguro presto. Speriamo che tutto torni alla normalità. Poi si, voglio tornare in Italia”.
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