TUTTO mercato WEB
Bennacer: "Ho scelto il Milan per la storia e il progetto. Nuovo allenatore? Non ci penso"
Intervista a Ismael Bennacer su Sport Week di oggi, con il centrocampista del Milan che ha parlato di vari argomenti, tra i quali il perché abbia scelto il club rossonero: "Ho scelto il Milan per la sua storia, ma più ancora perché il suo progetto era il migliore per me. Devo migliorare e prendere meno cartellini gialli, sono troppo irruento. Sento l’importanza di questa maglia, a San Siro i tifosi spingono e tu vuoi aiutare di più la squadra, sempre di più. Voglio dare tutto, e quando vuoi dare tutto finisci che non pensi. Invece un calciatore deve sempre pensare, prima di fare".
Parole anche sul suo ruolo: "Mi piace giocare davanti alla difesa. Devo capire in ogni occasione qual è la scelta migliore da fare ed essere più lucido nell’ultimo passaggio e sapere già quale porzione di campo occupare quando perdiamo la palla. È in questo che consiste l’intelligenza di un giocatore. Il calcio si gioca con la testa. Da solo, il talento non basta. È tutta una questione di testa. Con il tempo e con l’esperienza imparerò a essere più decisivo".
Infine la sua prima stagione in rossonero: "Quest'anno ci è mancata la vittoria contro una big. Siamo una squadra giovane, stiamo lavorando per crescere. In campo dobbiamo essere uniti, ancora più compatti, dobbiamo morire uno per l’altro. Un nuovo allenatore? Non ci penso. Penso a finire bene questa stagione, mancano ancora 12 partite alla fine del campionato. Io mi sento pronto, il calcio mi manca tanto".
Parole anche sul suo ruolo: "Mi piace giocare davanti alla difesa. Devo capire in ogni occasione qual è la scelta migliore da fare ed essere più lucido nell’ultimo passaggio e sapere già quale porzione di campo occupare quando perdiamo la palla. È in questo che consiste l’intelligenza di un giocatore. Il calcio si gioca con la testa. Da solo, il talento non basta. È tutta una questione di testa. Con il tempo e con l’esperienza imparerò a essere più decisivo".
Infine la sua prima stagione in rossonero: "Quest'anno ci è mancata la vittoria contro una big. Siamo una squadra giovane, stiamo lavorando per crescere. In campo dobbiamo essere uniti, ancora più compatti, dobbiamo morire uno per l’altro. Un nuovo allenatore? Non ci penso. Penso a finire bene questa stagione, mancano ancora 12 partite alla fine del campionato. Io mi sento pronto, il calcio mi manca tanto".
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
torinoPrimavera - Domani la sfida alla Sampdoria. C'è l'obbligo dei tre punti
genoaIl buongiorno
romaPeccenini: "La Roma non ha nulla da perdere nel ritorno contro il Bayer Leverkusen, magari metterà qualcosa in più"
juventusJuve, una concorrente per Greeenwood
milanTOP NEWS del 4 maggio - La probabile formazione Anti-Genoa, le esclusive di Tissone e Nicolini e tutte le novità sul prossimo tecnico del Milan
juventusZaniolo vuole tornare in Italia, ma la Juventus…
monzaCapitan Pessina: "Abbiamo giocato con coraggio. Ecco il nostro obiettivo..."
napoliCaressa: "Ho parlato con ADL: non lo vedo convinto di Conte. E c'è una cosa che l'ha sorpreso..."
Primo piano