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I dieci anni di Percassi - Le dieci cessioni più importanti
Dieci anni fa Antonio Percassi diventava per la seconda volta Presidente dell'Atalanta, in Serie B. Ora è ai quarti di finale di Champions League e TMW celebra le imprese e i protagonisti nerazzurre nel corso delle stagioni
Da Edgar Barreto a Dejan Kulusevski, negli ultimi dieci anni i Percassi sono riusciti a piazzare colpi anche in uscita, sebbene sia evidente come ci sia un'esplosione dopo l'arrivo di Gian Piero Gasperini, a giugno 2016. Perché prima la cessione più grossa era stata quella di Marten de Roon, al Middlesbrough, mentre negli ultimi anni sono cresciuti esponenzialmente.
EDGAR BARRETO - Arrivato a giugno 2009, si fa male e praticamente salta l'intera stagione che porta l'Atalanta in Serie B. L'anno successivo forma una buona diga con Carlos Carmona, a centrocampo, che gli vale una chiamata dal Palermo all'ultimo giorno di mercato. Viene pagato 8 milioni di euro e porta Cigarini a tornare in nerazzurro.
GIACOMO BONAVENTURA - L'ultimo giorno di mercato del 2014 l'Inter è a un passo dal prenderlo, però poi salta il trasferimento di Biabiany e il Milan stringe. Sette milioni di euro per l'acquisto ma, con il suo addio, a Bergamo arriva un altro calciatore vagamente importante: è Alejandro Gomez, dal Metalist di Kharkiv.
MARTEN DE ROON - Approda a Bergamo come un illustre sconosciuto, ma in un anno si fa apprezzare per le doti aerobiche e la capacità di non mollare mai. Viene ceduto per 14 milioni di euro al Middlesbrough, dove rimanere solo una stagione per poi tornare a Bergamo: i Percassi anticipano la Lazio per il rientro.
MATTIA CALDARA - Viene lanciato da Gasperini nella mitica partita vinta contro il Napoli per 1-0, la vera svolta per evitare un esonero e scrivere la storia degli ultimi tre anni. Pochissimo dopo la Juventus decide di metterlo nel mirino e di acquistarlo in anticipo su tutti, per 15 milioni più 10 di bonus. Giocherà un altro anno e mezzo a Bergamo, per poi rientrarci un ulteriore anno dopo, con pochissime presenze.
ROBERTO GAGLIARDINI - Situazione molto simile a quella del difensore centrale Caldara, perché reduce da parecchi prestiti non andati a buon fine. Gasperini lo getta nella mischia e lui fa benissimo, tanto che dopo pochi mesi arriva l'Inter, in anticipo proprio su Juventus e Milan. Alla fine è un affare da circa 28 milioni complessivi.
ANDREA CONTI - È uno dei migliori giocatori della stagione 2016-17, con Gasperini cresce a dismisura e segna anche nove reti in campionato. Fassone lo vuole a tutti i costi al Milan, lui litiga con l'ambiente e viene ceduto per circa 24 milioni di euro, non proprio un'inezia per un esterno di difesa. Poi è sfortunato, perché si fa male al crociato e deve star fuori per un periodo molto lungo.
FRANCK KESSIE - Arriva a Bergamo nel gennaio del 2015, viene riscattato l'estate dopo con qualche mugugno. Al Cesena fa una grande stagione, poi a Bergamo esplode nelle prime partite, facendo gol contro Lazio e Torino. Poi va in Coppa Africa e torna meno concentrato rispetto a prima. Al termine dell'annata verrà venduto in prestito biennale - 4 milioni all'anno - più 20 di riscatto.
BRYAN CRISTANTE - Dopo una esperienza al Benfica, la prima in seguito alle giovanili con il Milan, finisce a Palermo e per sei mesi non riesce a fare la differenza. A Bergamo arriva quando c'è da sostituire Gagliardini, in un ruolo più offensivo, da guastatore, che lo porta a segnare gol importanti. Viene ceduto per 25 milioni.
ALESSANDRO BASTONI - La seconda cessione più costosa dell'Atalanta, almeno a bilancio. Perché arrivano 31 milioni di euro - tutti di plusvalenza - dall'Inter. Forse non sarebbero del tutto sprecati, visto che oramai sembra una certezza anche per la difesa di Conte, pur dovendo crescere ancora. In cambio però arrivano anche Carraro, Eguelfi e Bettella (per circa 20 milioni).
DEJAN KULUSEVSKI - È la cessione più importante della storia atalantina, almeno per quanto riguarda i soldi. Trentacinque di base più nove di bonus da parte della Juventus, che lo soffia alla concorrenza dell'Inter dopo sei mesi straordinari al Parma. A Bergamo non riesce ad andare troppo d'accordo con Gasperini, anche per la l'esuberanza di volere giocare titolare nell'annata che porta alla qualificazione Champions. Ma è un'altra grande operazione atalantina, forse la migliore di tutte.
Da Edgar Barreto a Dejan Kulusevski, negli ultimi dieci anni i Percassi sono riusciti a piazzare colpi anche in uscita, sebbene sia evidente come ci sia un'esplosione dopo l'arrivo di Gian Piero Gasperini, a giugno 2016. Perché prima la cessione più grossa era stata quella di Marten de Roon, al Middlesbrough, mentre negli ultimi anni sono cresciuti esponenzialmente.
EDGAR BARRETO - Arrivato a giugno 2009, si fa male e praticamente salta l'intera stagione che porta l'Atalanta in Serie B. L'anno successivo forma una buona diga con Carlos Carmona, a centrocampo, che gli vale una chiamata dal Palermo all'ultimo giorno di mercato. Viene pagato 8 milioni di euro e porta Cigarini a tornare in nerazzurro.
GIACOMO BONAVENTURA - L'ultimo giorno di mercato del 2014 l'Inter è a un passo dal prenderlo, però poi salta il trasferimento di Biabiany e il Milan stringe. Sette milioni di euro per l'acquisto ma, con il suo addio, a Bergamo arriva un altro calciatore vagamente importante: è Alejandro Gomez, dal Metalist di Kharkiv.
MARTEN DE ROON - Approda a Bergamo come un illustre sconosciuto, ma in un anno si fa apprezzare per le doti aerobiche e la capacità di non mollare mai. Viene ceduto per 14 milioni di euro al Middlesbrough, dove rimanere solo una stagione per poi tornare a Bergamo: i Percassi anticipano la Lazio per il rientro.
MATTIA CALDARA - Viene lanciato da Gasperini nella mitica partita vinta contro il Napoli per 1-0, la vera svolta per evitare un esonero e scrivere la storia degli ultimi tre anni. Pochissimo dopo la Juventus decide di metterlo nel mirino e di acquistarlo in anticipo su tutti, per 15 milioni più 10 di bonus. Giocherà un altro anno e mezzo a Bergamo, per poi rientrarci un ulteriore anno dopo, con pochissime presenze.
ROBERTO GAGLIARDINI - Situazione molto simile a quella del difensore centrale Caldara, perché reduce da parecchi prestiti non andati a buon fine. Gasperini lo getta nella mischia e lui fa benissimo, tanto che dopo pochi mesi arriva l'Inter, in anticipo proprio su Juventus e Milan. Alla fine è un affare da circa 28 milioni complessivi.
ANDREA CONTI - È uno dei migliori giocatori della stagione 2016-17, con Gasperini cresce a dismisura e segna anche nove reti in campionato. Fassone lo vuole a tutti i costi al Milan, lui litiga con l'ambiente e viene ceduto per circa 24 milioni di euro, non proprio un'inezia per un esterno di difesa. Poi è sfortunato, perché si fa male al crociato e deve star fuori per un periodo molto lungo.
FRANCK KESSIE - Arriva a Bergamo nel gennaio del 2015, viene riscattato l'estate dopo con qualche mugugno. Al Cesena fa una grande stagione, poi a Bergamo esplode nelle prime partite, facendo gol contro Lazio e Torino. Poi va in Coppa Africa e torna meno concentrato rispetto a prima. Al termine dell'annata verrà venduto in prestito biennale - 4 milioni all'anno - più 20 di riscatto.
BRYAN CRISTANTE - Dopo una esperienza al Benfica, la prima in seguito alle giovanili con il Milan, finisce a Palermo e per sei mesi non riesce a fare la differenza. A Bergamo arriva quando c'è da sostituire Gagliardini, in un ruolo più offensivo, da guastatore, che lo porta a segnare gol importanti. Viene ceduto per 25 milioni.
ALESSANDRO BASTONI - La seconda cessione più costosa dell'Atalanta, almeno a bilancio. Perché arrivano 31 milioni di euro - tutti di plusvalenza - dall'Inter. Forse non sarebbero del tutto sprecati, visto che oramai sembra una certezza anche per la difesa di Conte, pur dovendo crescere ancora. In cambio però arrivano anche Carraro, Eguelfi e Bettella (per circa 20 milioni).
DEJAN KULUSEVSKI - È la cessione più importante della storia atalantina, almeno per quanto riguarda i soldi. Trentacinque di base più nove di bonus da parte della Juventus, che lo soffia alla concorrenza dell'Inter dopo sei mesi straordinari al Parma. A Bergamo non riesce ad andare troppo d'accordo con Gasperini, anche per la l'esuberanza di volere giocare titolare nell'annata che porta alla qualificazione Champions. Ma è un'altra grande operazione atalantina, forse la migliore di tutte.
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