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Le due panchine di Leao tra tattica e rinnovo. Il Milan non può fare a meno di lui
Contro il Sassuolo e contro l'Inter, Rafael Leao ha iniziato la partita dalla panchina: contro il Sassuolo sostituito da Rebic nel 4-2-3-1, contro l'Inter sostituito da Origi nel 3-5-2.
Le motivazioni
La motivazione, se contro i neroverdi era stata di natura fisica, nel derby di ieri è stata di natura tattica: "La scelta di giocare con due attaccanti - ha spiegato Pioli a DAZN nel post partita - più vicini era per mettere in difficoltà la difesa dell'Inter. Leao deve stare attivo tutta la partita ed è un giocatore su cui puntiamo tanto. Le scelte che ho fatto sono le migliori per ciò che ho visto durante la settimana: Leao non ha le caratteristiche di due punte vicine in verticale". Difficile, però, assecondare tale motivazione: non si dovrebbe, in un periodo super negativo come quello che sta attraversando il Milan e in una partita come il derby, fondare la tattica di squadra sul giocatore più forte della rosa e tra i più forti del campionato?!
C'è altro?
La risposta pare abbastanza evidente. Tutto qui? Una domanda successiva sorge spontanea: è possibile che la questione rinnovo stia incidendo sulle prestazioni del calciatore e, di conseguenza, sulle scelte di Pioli? Al momento, infatti, la situazione è in stand-by: la trattativa e i contatti proseguono in un rapporto cordiale e professionale, ma non si segnalano grossi passi avanti e il tempo comincia a stringere. Da quel che filtra da Milanello, però, la questione rinnovo non incide nelle scelte di Pioli e sulle prestazioni di Leao che, anche contro l'Inter, è stato l'unico in grado di mettere in difficoltà gli avversari: il Milan non può fare a meno di Leao, né ora sul campo né in futuro con un mancato rinnovo.
Le motivazioni
La motivazione, se contro i neroverdi era stata di natura fisica, nel derby di ieri è stata di natura tattica: "La scelta di giocare con due attaccanti - ha spiegato Pioli a DAZN nel post partita - più vicini era per mettere in difficoltà la difesa dell'Inter. Leao deve stare attivo tutta la partita ed è un giocatore su cui puntiamo tanto. Le scelte che ho fatto sono le migliori per ciò che ho visto durante la settimana: Leao non ha le caratteristiche di due punte vicine in verticale". Difficile, però, assecondare tale motivazione: non si dovrebbe, in un periodo super negativo come quello che sta attraversando il Milan e in una partita come il derby, fondare la tattica di squadra sul giocatore più forte della rosa e tra i più forti del campionato?!
C'è altro?
La risposta pare abbastanza evidente. Tutto qui? Una domanda successiva sorge spontanea: è possibile che la questione rinnovo stia incidendo sulle prestazioni del calciatore e, di conseguenza, sulle scelte di Pioli? Al momento, infatti, la situazione è in stand-by: la trattativa e i contatti proseguono in un rapporto cordiale e professionale, ma non si segnalano grossi passi avanti e il tempo comincia a stringere. Da quel che filtra da Milanello, però, la questione rinnovo non incide nelle scelte di Pioli e sulle prestazioni di Leao che, anche contro l'Inter, è stato l'unico in grado di mettere in difficoltà gli avversari: il Milan non può fare a meno di Leao, né ora sul campo né in futuro con un mancato rinnovo.
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