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Altra umiliazione subita dal Milan di Pioli. Ora il futuro sembra sognato
Mentre lasciavo ieri la tribuna stampa dello Stadio Olimpico, risuonava in diffusione fra gli spalti festanti la canzone "La società dei magnaccioni", noto stornello romano; verso la fine della canzone, i protagonisti si rivolgono all'oste dicendogli: "Portace 'nantro litro". Ebbene, ho pensato - più in là nel corso della serata - che ogni milanista ieri avrebbe tanto avuto bisogno dell'oste col vino de li castelli per dimenticare l'ennesima umiliazione post Scudetto del 2022.
Differenze
Nella doppia sfida contro la Roma, i rossoneri hanno stra-meritato di uscire dall'Europa League nonostante una rosa che sulla carta sembrava - e magari è - nettamente superiore. Ma poi c'è il campo e il campo ha detto che De Rossi ha messo in campo una squadra organizzata, preparata, determinata, vogliosa, capace di fare precisamente ciò che serviva nei 180 minuti, mentre Pioli, con alcune scelte di formazione azzardate (fuori Reijnders) e tattiche estreme (Calabria centrocampista con Musah terzino) non ha dato conforto tecnico ai suoi giocatori, già, per altro, sempre troppi piatti tra andata e ritorno nella voglia di reagire e nel tirar fuori l'orgoglio.
E ora?
"Portate pazienza fino a fine campionato": sono state queste le parole di Pioli nel post partita sul suo futuro. Futuro che, però, appare ora abbastanza segnato. Pioli ha sempre avuto, lungo tutta la stagione, la fiducia della società e la possibilità di giocarsi le sue carte per la riconferma, ma un'altra stagione con zero titoli condita da tanti troppi e soliti problemi, suggellati dall'umiliante eliminazione di ieri sera, è troppo pesante perché nulla cambi. A questo punto, bisogna solo portare pazienza fino a fine stagione e poi si capirà di più.
Differenze
Nella doppia sfida contro la Roma, i rossoneri hanno stra-meritato di uscire dall'Europa League nonostante una rosa che sulla carta sembrava - e magari è - nettamente superiore. Ma poi c'è il campo e il campo ha detto che De Rossi ha messo in campo una squadra organizzata, preparata, determinata, vogliosa, capace di fare precisamente ciò che serviva nei 180 minuti, mentre Pioli, con alcune scelte di formazione azzardate (fuori Reijnders) e tattiche estreme (Calabria centrocampista con Musah terzino) non ha dato conforto tecnico ai suoi giocatori, già, per altro, sempre troppi piatti tra andata e ritorno nella voglia di reagire e nel tirar fuori l'orgoglio.
E ora?
"Portate pazienza fino a fine campionato": sono state queste le parole di Pioli nel post partita sul suo futuro. Futuro che, però, appare ora abbastanza segnato. Pioli ha sempre avuto, lungo tutta la stagione, la fiducia della società e la possibilità di giocarsi le sue carte per la riconferma, ma un'altra stagione con zero titoli condita da tanti troppi e soliti problemi, suggellati dall'umiliante eliminazione di ieri sera, è troppo pesante perché nulla cambi. A questo punto, bisogna solo portare pazienza fino a fine stagione e poi si capirà di più.
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