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Milan-Inter 1-2, le pagelle: Thuram da 8. Inzaghi mette ko Pioli: è scudettoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 23 aprile 2024, 06:20Serie A
di Ivan Cardia

Milan-Inter 1-2, le pagelle: Thuram da 8. Inzaghi mette ko Pioli: è scudetto

MILAN-INTER 1-2
(81' Tomori; 18' Acerbi, 49' Thuram)


Le pagelle del Milan

Maignan 6 - Parte rischiando con la presa sul limite dell'area, chiude la prima frazione di gioco con una parata delle sue, che fa dire al Milan barcollo ma non mollo. Alza bandiera bianca sulla fucilata di Thuram: poteva fare di più.

Calabria 4,5 - Chiude con una mezza follia e col rosso del nervosismo, che è quello di uno dei pochi che ci teneva davvero, un derby che sperava di evitarsi nel suo andamento e soprattutto nel risultato finale.

Gabbia 5,5 - A due facce. Sul gol di Thuram il movimento è da rivedere, su quello di Tomori è sua l'incornata che è il preludio al 2-1 della speranza

Tomori 6 - Come il compagno qui sopra: Lautaro si annulla da solo, ma su Thuram vanno completamente nel pallone. Il gol è l'unica luce in una serata buia.

Theo Hernandez 4 - Va a prendersi Barella, anche sfoderando i tacchetti: un segnale di quel che succederà nel finale con le mani al collo reciproche tra lui e Dumfries.

Adli 5 - Preferito a Bennacer, parte col nervoso addosso. A conti fatti, però, il suo primo apporto rilevante alla partita è perdersi completamente Acerbi sul corner che sblocca il derby. Meglio tutto il resto, ma la leggerezza è di quelle che cambiano la partita. (Dal 68' Bennacer 6 - Meglio di chi sostituisce).

Reijnders 5 - In costante inferiorità numerica rispetto al centrocampo nerazzurro è anche difficile combinare qualcosa di buono. Quando ci prova, non va comunque. (Dal 53' Giroud 6 - Questa volta non si gira, ma almeno dà un po' di sostanza all'attacco rossonero).

Musah 6 - Una sorpresa, perché in quella posizione francamente se lo immaginava solo Pioli. Meglio delle attese. (Dal 77' Okafor 6,5 - Entra tardi, ma mica è colpa sua).

Loftus-Cheek 5,5 - Sdoppiarsi è complicato, e infatti non gli riesce. Alla fine della fiera, non aiuta troppo né il centrocampo né un Leao fin troppo solo lì davanti. (Dal 68' Chukwueze 6,5 - Come lo svizzero qui sopra: suona la sveglia, ma il Milan è già in ritardo).

Pulisic 5 - Serata da Chi l'ha visto? per l'americano, che sparisce dalla partita in qualsiasi posizione di campo si trovi.

Leao 6 - Come riferimento centrale è un pesce fuor d'acqua, è come chiedere alla moka di fare la birra. Infatti è costretto a cercarsi spazi altrove per essere pericoloso. L'errore, ça va sans dire, è di chi ce l'ha messo.

Stefano Pioli 4,5 - Chi di derby ferisce, di derby perisce. L'ultimo se lo gioca con Leao centravanti e Giroud in panchina, almeno dall'inizio. Anche la scelta di mettersi a specchio non paga: la verità è che, da sei stracittadine a questa parte, contro Inzaghi ci ha capito davvero poco. I cambi, inevitabilmente, migliorano la squadra e la serata. Quando, però, è ormai compromessa.


Le pagelle dell’Inter

Sommer 7 - Una grande parata a fine primo tempo, che vale come un gol perché avrebbe cambiato la storia della serata e quindi della stagione. Infilato da Tomori, tiene i nervi saldi anche in un finale da brivido.

Pavard 7 - A proposito di fine primo tempo: per tempismo e stile, difficile trovare qualcosa di meglio della chiusura su Leao. In precedenza, la spizzata che mette Acerbi in condizione di sbloccare il derby. Dopo, una solidità impressionante per buona parte della gara: annulla Pulisic, qualche incertezza sul 2-1 del Milan.

Acerbi 7,5 - Sarà un caso che il gol scudetto è suo? Del suo fedelissimo, Inzaghi non ha mai dubitato, neanche nel momento più nero della stagione. Lo ripaga portandogli in dono il tricolore, anche se non è impeccabile in occasione della la rete di Tomori.

Bastoni 6,5 - Anche un rilancio a casaccio, se fatto con la qualità del suo mancino, può portare al gol. Succede nel derby ed è l'azione del 2-0, nata proprio da un pallone lungo ad allontanare la paura e trovare invece la rete della festa. Qualche responsabilità sulla rete di Tomori è pure sua. (Dall'88' De Vrij s.v.).

Darmian 6 - Dopo un avvio arrembante, si ricorda che contro Theo e Pulisic conviene restare un po' bassi. Forse troppo. (Dall'84' Dumfries 4 - Perde la testa, così come Theo. Brutto modo di chiudere un derby per lui brevissimo).

Barella 7 - Un derby in linea con una seconda parte di campionato da MVP o quasi. Le seconde palle sono tutte dell'Inter, in grandissima parte per merito suo. Da destra a sinistra per pungere il Milan. Ci riesce. (Dal 77' Frattesi s.v. Entra in una gara tutta nervi e praticamente non si vede).

Calhanoglu 6 - Ordinato, ma ai limiti del compitino. Nella sera in cui per il turco si chiude definitivamente un cerchio fatti di cori contro e inevitabili sfottò, non è lui il protagonista. (Dall'84' Asllani s.v. Minchia signor tenente: in altri tempi Inzaghi non lo avrebbe inserito in un momento del genere).

Mkhitaryan 6,5 - S'inserisce e copre. Praticamente il manuale del centrocampista perfetto, pur senza eccessivi picco.

Dimarco 6,5 - Corse e cross, compreso quello che metterebbe in gol Lautaro non fosse per la mira difettosa del capitano. Il solito repertorio, insomma. (Dal 77' Carlos Augusto s.v. Prova a tenere alta l'Inter, ma su Chukwueze si soffre).

Thuram 8 - Ritrova il suo partner d'attacco dopo essere già tornato al gol. Il momento no è alle spalle e si vede: sgomma, dribbla, non lo prendono mai. Nel primo tempo il corner dell'1-0 guadagnato e un palo scheggiato per eccesso di precisione. Nel secondo il gol che manda in visibilio il Meazza nerazzurro. Che altro?

Lautaro 6 - Voto iper-generoso se rapportato alla partita: è pur sempre il capitano della squadra campione d'Italia. Nel derby, però, non c'è, se non per un gol trasformato in una meta a metà prima tempo.

Simone Inzaghi 8 - Il voto alla stagione sarà ancora più alto, questo è quello al tecnico che per la sesta volta di fila incarta Pioli senza se e senza ma. L'Inter non vinceva sei derby di fila dal 1948, lui si riprende quello che una stracittadina gli aveva tolto due anni fa. È la sua vittoria, più di chiunque altro.