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Il comasco doc e quello ‘di fatto’. I lariani volano col duo Cutrone-Gabrielloni
Uno è un comasco doc che dopo essere cresciuto nelle giovanili del Milan (con cui ha esordito) ha viaggiato fra Italia, Inghilterra e Spagna prima di far ritorno a casa. L’altro invece è un comasco ‘di fatto’ essendo approdato in riva al lago nel 2018 ed essere stato protagonista della risalita dalla Serie D alla Serie B.
Parliamo di Patrick Cutrone e Alessandro Gabrielloni, due dei trascinatori del Como in questa stagione che vede i lombardi in piena corsa per uno dei primi due posti che valgono la promozione diretta in Serie A. Dopo essersi a lungo alternati nel ruolo di prima punta sia nel 3-4-2-1 iniziale sia nel 4-2-3-1 impostato inizialmente da Fabregas e Roberts, i due ora fanno coppia fissa nel 4-4-2 iper offensivo scelto per questo finale di stagione dimostrando un’ottima intesa e una vena realizzativa invidiabile.
Se Gabrielloni è a un passo dalla doppia cifra, nove reti in 33 presenze, per Cutrone c’è il rammarico per un infortunio che lo ha tenuto fuori circa un mese facendogli perdere, probabilmente, l’opportunità di giocarsi il titolo di capocannoniere coni vari Pohjanpaolo, Brunori, Tutino ecc. Sono infatti 13 le reti, in 28 presenze, del classe ‘98 che può ancora salire sul podio, ma difficilmente insidiare il dominio del finlandese del Venezia che guarda tutti dall’alto con 20 reti.
I gol dei due, che si sono scambiati i ruoli nelle sfide contro Bari (gol di Gabrielloni e doppio assist per Cutrone) e Feralpisalò (doppietta per l’ex Milan e assist per il numero 9), e la loro intesa in campo sono l’arma in più di questo finale di stagione per un Como che sogna in grande e vuole prendersi la Serie A senza dover passare dall’insidia play off.
Parliamo di Patrick Cutrone e Alessandro Gabrielloni, due dei trascinatori del Como in questa stagione che vede i lombardi in piena corsa per uno dei primi due posti che valgono la promozione diretta in Serie A. Dopo essersi a lungo alternati nel ruolo di prima punta sia nel 3-4-2-1 iniziale sia nel 4-2-3-1 impostato inizialmente da Fabregas e Roberts, i due ora fanno coppia fissa nel 4-4-2 iper offensivo scelto per questo finale di stagione dimostrando un’ottima intesa e una vena realizzativa invidiabile.
Se Gabrielloni è a un passo dalla doppia cifra, nove reti in 33 presenze, per Cutrone c’è il rammarico per un infortunio che lo ha tenuto fuori circa un mese facendogli perdere, probabilmente, l’opportunità di giocarsi il titolo di capocannoniere coni vari Pohjanpaolo, Brunori, Tutino ecc. Sono infatti 13 le reti, in 28 presenze, del classe ‘98 che può ancora salire sul podio, ma difficilmente insidiare il dominio del finlandese del Venezia che guarda tutti dall’alto con 20 reti.
I gol dei due, che si sono scambiati i ruoli nelle sfide contro Bari (gol di Gabrielloni e doppio assist per Cutrone) e Feralpisalò (doppietta per l’ex Milan e assist per il numero 9), e la loro intesa in campo sono l’arma in più di questo finale di stagione per un Como che sogna in grande e vuole prendersi la Serie A senza dover passare dall’insidia play off.
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