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Ielpo: "La Roma ha affrontato il Milan come se fosse la partita della vita, i rossoneri no"
Mario Ielpo, ex portiere rossonero, in esclusiva per MilanNews.it ha parlato così del momento del Milan e non solo.
Il sospetto è che la squadra non abbia colto in pieno il peso specifico di una partita importante come il derby, ma anche la doppia sfida contro la Roma. Tornando al famoso discorso di Pioli al primo anno: "Sembra che vincere, pareggiare o perdere non ci cambi nulla”
"Più che nel derby questa sensazione l'ho avvertita contro la Roma. I giallorossi avevano affrontato il Milan come se fosse la partita della vita, i rossoneri hanno affrontato la Roma come se fosse una partita delle tante. Nel derby ho avvertito semmai una squadra in difficoltà, impaurita ma non che non capisse l'importanza della situazione. Direi che i limiti sono stati più della squadra e non dell'atteggiamento. Poi, se cambi la formazione e lo schema in vista di questa partita è già questo un segnale di difficoltà".
Si è percepita anche l'assenza di leader.
"Certamente nell'anno dello scudetto c'erano elementi come Kjaer in difesa ma ci aggiungo anche Théo, Kessie e Tonali a centrocampo, Giroud davanti. Qualcuno è stato venduto, Kjaer è arrivato alla fine di un percorso di altissimo livello e lo stesso si può dire di Giroud. E gli altri non sono stati in grado di soppiantare i precedenti leader".
Il sospetto è che la squadra non abbia colto in pieno il peso specifico di una partita importante come il derby, ma anche la doppia sfida contro la Roma. Tornando al famoso discorso di Pioli al primo anno: "Sembra che vincere, pareggiare o perdere non ci cambi nulla”
"Più che nel derby questa sensazione l'ho avvertita contro la Roma. I giallorossi avevano affrontato il Milan come se fosse la partita della vita, i rossoneri hanno affrontato la Roma come se fosse una partita delle tante. Nel derby ho avvertito semmai una squadra in difficoltà, impaurita ma non che non capisse l'importanza della situazione. Direi che i limiti sono stati più della squadra e non dell'atteggiamento. Poi, se cambi la formazione e lo schema in vista di questa partita è già questo un segnale di difficoltà".
Si è percepita anche l'assenza di leader.
"Certamente nell'anno dello scudetto c'erano elementi come Kjaer in difesa ma ci aggiungo anche Théo, Kessie e Tonali a centrocampo, Giroud davanti. Qualcuno è stato venduto, Kjaer è arrivato alla fine di un percorso di altissimo livello e lo stesso si può dire di Giroud. E gli altri non sono stati in grado di soppiantare i precedenti leader".
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