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Ritiro punitivo: Gattuso passa alle maniere forti per scuotere il Milan
Se con le buone non si ottengono i risultati sperati, al Milan hanno deciso di passare alle maniere forti per cercare una reazione in queste ultime quattro partite della stagione. Gennaro Gattuso ha utilizzato il ritardo di Bakayoko all’allenamento di ieri, presentatosi con un’ora di ritardo, come esempio per punire tutta la squadra: gruppo in ritiro a Milanello da oggi alle 16 fino a lunedì quando i rossoneri sfideranno il Bologna a San Siro. Una punizione esemplare che però non si limita solamente al ritardo di ieri, ma si estende a una serie di comportamenti che non sono andati già all’allenatore.
La squadra non lo segue più, in tanti gli hanno voltato le spalle proprio sul più bello, quando il Milan stava accarezzando il sogno Champions, ma poi a un certo punto i rossoneri si sono fermati. Gattuso in conferenza aveva già lanciato l’allarme quando aveva dichiarato che la squadra non lo seguiva e non reagiva in allenamento, quando ha evidenziato che il suo gruppo aveva perso l’anima. La dirigenza martedì aveva provato a compattare l’ambiente con discorsi motivazionali, addirittura con l’intervento di Gazidis, poi ieri il comportamento di Bakayoko ha mandato Gattuso su tutte le furie. Durante la stagione anche altri atleti avevano assunto atteggiamenti poco rispettosi, qualcuno con uso smisurato dei social, altri sempre con ritardi, altri ancora si sono allenati male. Ma Gattuso ha sempre tollerato perché le cose andavano bene. Ora invece il clima è teso e non verrà perdonato più nulla. D’altronde Gattuso a fine stagione lascerà il Milan e questa notizia all’interno dello spogliatoio non ha fatto altro che creare confusione. Da dopo il derby, da quando Rino è stato delegittimato, le cose sono precipitate e molti giocatori anche inconsciamente hanno mollato. Una situazione gestita male da tutti.
La squadra non lo segue più, in tanti gli hanno voltato le spalle proprio sul più bello, quando il Milan stava accarezzando il sogno Champions, ma poi a un certo punto i rossoneri si sono fermati. Gattuso in conferenza aveva già lanciato l’allarme quando aveva dichiarato che la squadra non lo seguiva e non reagiva in allenamento, quando ha evidenziato che il suo gruppo aveva perso l’anima. La dirigenza martedì aveva provato a compattare l’ambiente con discorsi motivazionali, addirittura con l’intervento di Gazidis, poi ieri il comportamento di Bakayoko ha mandato Gattuso su tutte le furie. Durante la stagione anche altri atleti avevano assunto atteggiamenti poco rispettosi, qualcuno con uso smisurato dei social, altri sempre con ritardi, altri ancora si sono allenati male. Ma Gattuso ha sempre tollerato perché le cose andavano bene. Ora invece il clima è teso e non verrà perdonato più nulla. D’altronde Gattuso a fine stagione lascerà il Milan e questa notizia all’interno dello spogliatoio non ha fatto altro che creare confusione. Da dopo il derby, da quando Rino è stato delegittimato, le cose sono precipitate e molti giocatori anche inconsciamente hanno mollato. Una situazione gestita male da tutti.
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