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Hellas-Milan, i voti ai tecnici: risultato a parte, meglio Juric di Giampaolo
Un brutto Milan vince a Verona. 1-0, con fatica, su rigore, contro gli avversari in 10 per oltre un'ora di gioco. E le pagelle non possono che rispecchiare l'andamento di una gara in cui il risultato dice il contrario della prestazione.
IVAN JURIC 6,5 - Perde, ma non può essere certo colpa sua se dopo 20 minuti il suo centravanti, già avventato a inizio gara, decide di stampare una scarpa in faccia all'avversario. Aveva impostato bene la gara e lo conferma anche dopo l'espulsione del polacco, mettendo dieci uomini dietro la linea del pallone e ingabbiando il Milan. Un po' tardive le sostituzioni, ma almeno nel finale ci prova. Difficile chiedergli di più.
MARCO GIAMPAOLO 6 - Lui vince, ma il suo Milan non convince. Anzi: rossoneri lontanissimi dall'avere una manovra definita, un gioco non diciamo spumeggiante ma almeno guardabile. Verona è sempr Verona, e per la storia dei rossoneri è una sfida sempre complicata: delittuoso, però non approfittare di una gara giocata in superiorità numerica per 70 minuti. Deve decidersi sul trequartista: se non crede in Paquetá schierato in quella posizione, inutile perdere un tempo per provarci ancora. Corregge il tiro nella ripresa, allarga l'attacco e le cose vanno un po' meglio. La vittoria però arriva pur sempre su rigore, stentando non poco.
IVAN JURIC 6,5 - Perde, ma non può essere certo colpa sua se dopo 20 minuti il suo centravanti, già avventato a inizio gara, decide di stampare una scarpa in faccia all'avversario. Aveva impostato bene la gara e lo conferma anche dopo l'espulsione del polacco, mettendo dieci uomini dietro la linea del pallone e ingabbiando il Milan. Un po' tardive le sostituzioni, ma almeno nel finale ci prova. Difficile chiedergli di più.
MARCO GIAMPAOLO 6 - Lui vince, ma il suo Milan non convince. Anzi: rossoneri lontanissimi dall'avere una manovra definita, un gioco non diciamo spumeggiante ma almeno guardabile. Verona è sempr Verona, e per la storia dei rossoneri è una sfida sempre complicata: delittuoso, però non approfittare di una gara giocata in superiorità numerica per 70 minuti. Deve decidersi sul trequartista: se non crede in Paquetá schierato in quella posizione, inutile perdere un tempo per provarci ancora. Corregge il tiro nella ripresa, allarga l'attacco e le cose vanno un po' meglio. La vittoria però arriva pur sempre su rigore, stentando non poco.
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