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tmw / milan / Serie A
Lazio, il Torino per non vanificare FirenzeTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 30 ottobre 2019, 09:00Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Lazio, il Torino per non vanificare Firenze

Questo è uno di quei casi in cui il titolo è molto esplicativo. Il concetto è semplice: la Lazio con il Torino non dovrà sbagliare, altrimenti gli sforzi dell’importante vittoria di Firenze saranno resi vani. Al contrario, un risultato positivo oggi all’Olimpico potrà avvalorare ulteriormente i tre punti portati via dal “Franchi” con il gol di Immobile allo scadere. Che già di per sé, sono molto pesanti. Si è sempre detto che questo trend di partite, iniziato col 3-3 contro l’Atalanta e che finirà contro il Lecce tra 10 giorni, fungerà da spartiacque per la stagione biancoceleste. Uscire sulla "retta via" potrebbe agevolare il cammino futuro della squadra di Inzaghi, che ieri in conferenza ha spiegato: “La vittoria di Firenze è molto importante, abbiamo fatto una grande prestazione analizzando anche gli errori commessi. Domani (oggi, ndr) sarà difficilissimo, loro sono molto fisici”.

Attenzione massima perché la gara contro il Torino non è da sottovalutare. I dati oggettivi ci vengono in soccorso e il bilancio totale dei precedenti tra le due squadre è sfavorevole alla Lazio: 39 successi a 42, con 57 pareggi.

E poi ci sono i confronti delle ultime due stagioni all’Olimpico, dove i biancocelesti hanno raccolto soltanto 1 punto su 6 disponibili. Nel 2017 fu la partita del famoso arbitraggio di Giacomelli, mentre lo scorso dicembre finì 1-1 con un grande gol di Milinkovic da fuori. Le insidie sono tante: perché il Torino è affamato e la Lazio non può essere al 100% della condizione fisica. “Immobile e Leiva sono da valutare”, ha detto il tecnico, che si aspetta una prova matura dai suoi ragazzi. Serve per la classifica, sì, ma soprattutto per il morale, la fiducia e la consapevolezza. Necessarie per presentarsi al meglio domenica all’inferno di San Siro contro il diavolo rossonero. Contro quel Pioli, che ora guida il Milan ma che è stato l’ultimo allenatore e a raggiungere con la Lazio il preliminare di Champions. Ciò che da un triennio rincorre Inzaghi.