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Theo Hernandez alla Serginho, Ibrahimovic non punge: i voti di TMW
Milan-Udinese 3-2 (6' Stryger Larsen, 48' e 93' Rebic, 72' Theo Hernandez, 85' Lasagna)
G. Donnarumma 5,5 - Stringe i denti per tornare subito tra i pali, ma la sua uscita scellerata dopo sei minuti spalanca la porta a Stryger Larsen per l'1-0 bianconero e complica tutto, a lui e al Milan. Riesce però a riscattarsi, quasi interamente, con almeno quattro parate salva-risultato nella ripresa.
Conti 6,5 - Nel primo tempo soffre non poco le avanzate di Sema sulla sua fascia, ma il grande salvataggio su Lasagna gli rende fiducia e nella ripresa è quindi tutto un altro Conti: lo dimostra, in primis, l'assist per l'1-1 di Rebic.
Kjaer 6 - Subito titolare anche in campionato dopo l'esordio in Coppa Italia. Primo tempo senza macchie, nella ripresa ha vita difficile dinanzi alle costanti accelerazioni di Lasagna, ma compie anche una chiusura provvidenziale davanti alla porta.
Romagnoli 6 - Solido ed efficace in fase di marcatura, non soffre mai particolarmente e cerca spesso fortuna sui palloni alti in area avversaria.
Theo Hernandez 7,5 - È tra i più in salute e lo si vede anche stavolta, con una prestazione convincente fino alla meravigliosa volée da fuori area che vale il 2-1 rossonero e anche il suo sesto gol in stagione (eguagliato lo score di Serginho nel 2002-2003). Non è certo un caso, d'altronde, il fatto che sia in assoluto il miglior marcatore del Milan finora.
Castillejo 7 - Il più continuo del Milan nell'arco dei due tempi, sempre dentro al gioco e pieno di fantasia col pallone tra i piedi. Meriterebbe almeno un bonus fantacalcistico prima di uscire (Dal 77' Krunic s.v.).
Kessié 5,5 - L'intensità non gli manca, la precisione sì in più di un'occasione col pallone tra i piedi. Non arriva alla sufficienza piena, anche perché perde ai punti la sfida con Fofana in mezzo al campo.
Bennacer 6 - Sradica tantissimi palloni ai centrocampisti avversari e compie anche in fase di possesso un ulteriore passo in avanti rispetto alla prima parte di stagione. Il 4-4-2, senza alcun dubbio, è il modulo che fa per lui.
Bonaventura 5 - Poco propositivo e quasi mai in mostra nel primo tempo: non lascia il segno ed esce già al 46' (Dal 46' Rebic 8 - Non avrebbe potuto sognare modo migliore per segnare i suoi primi due gol in maglia rossonera: prima l'1-1 appena entrato, poi il 3-2 decisivo al 93'. Può essere proprio lui il nuovo jolly offensivo che serve al 'Diavolo').
Ibrahimovic 6 - Alla prima da titolare a San Siro. Non riesce a pungere, ma tiene sempre impegnata la difesa avversaria contribuendo anche al 3-2 di Rebic. Delude forse le aspettative dei tifosi, ma tanto ci pensa il croato a calare il Deus ex machina allo scadere.
Rafael Leao 6,5 - Il fratellino di Ibra è il trascinatore del Milan, un fantasista che Pioli lascia libero di spaziare e di inventare prima a sinistra, poi al centro. E le occasioni dalle sue parti si susseguono a raffica, tenendo in costante apprensione Musso e i suoi compagni di reparto.
G. Donnarumma 5,5 - Stringe i denti per tornare subito tra i pali, ma la sua uscita scellerata dopo sei minuti spalanca la porta a Stryger Larsen per l'1-0 bianconero e complica tutto, a lui e al Milan. Riesce però a riscattarsi, quasi interamente, con almeno quattro parate salva-risultato nella ripresa.
Conti 6,5 - Nel primo tempo soffre non poco le avanzate di Sema sulla sua fascia, ma il grande salvataggio su Lasagna gli rende fiducia e nella ripresa è quindi tutto un altro Conti: lo dimostra, in primis, l'assist per l'1-1 di Rebic.
Kjaer 6 - Subito titolare anche in campionato dopo l'esordio in Coppa Italia. Primo tempo senza macchie, nella ripresa ha vita difficile dinanzi alle costanti accelerazioni di Lasagna, ma compie anche una chiusura provvidenziale davanti alla porta.
Romagnoli 6 - Solido ed efficace in fase di marcatura, non soffre mai particolarmente e cerca spesso fortuna sui palloni alti in area avversaria.
Theo Hernandez 7,5 - È tra i più in salute e lo si vede anche stavolta, con una prestazione convincente fino alla meravigliosa volée da fuori area che vale il 2-1 rossonero e anche il suo sesto gol in stagione (eguagliato lo score di Serginho nel 2002-2003). Non è certo un caso, d'altronde, il fatto che sia in assoluto il miglior marcatore del Milan finora.
Castillejo 7 - Il più continuo del Milan nell'arco dei due tempi, sempre dentro al gioco e pieno di fantasia col pallone tra i piedi. Meriterebbe almeno un bonus fantacalcistico prima di uscire (Dal 77' Krunic s.v.).
Kessié 5,5 - L'intensità non gli manca, la precisione sì in più di un'occasione col pallone tra i piedi. Non arriva alla sufficienza piena, anche perché perde ai punti la sfida con Fofana in mezzo al campo.
Bennacer 6 - Sradica tantissimi palloni ai centrocampisti avversari e compie anche in fase di possesso un ulteriore passo in avanti rispetto alla prima parte di stagione. Il 4-4-2, senza alcun dubbio, è il modulo che fa per lui.
Bonaventura 5 - Poco propositivo e quasi mai in mostra nel primo tempo: non lascia il segno ed esce già al 46' (Dal 46' Rebic 8 - Non avrebbe potuto sognare modo migliore per segnare i suoi primi due gol in maglia rossonera: prima l'1-1 appena entrato, poi il 3-2 decisivo al 93'. Può essere proprio lui il nuovo jolly offensivo che serve al 'Diavolo').
Ibrahimovic 6 - Alla prima da titolare a San Siro. Non riesce a pungere, ma tiene sempre impegnata la difesa avversaria contribuendo anche al 3-2 di Rebic. Delude forse le aspettative dei tifosi, ma tanto ci pensa il croato a calare il Deus ex machina allo scadere.
Rafael Leao 6,5 - Il fratellino di Ibra è il trascinatore del Milan, un fantasista che Pioli lascia libero di spaziare e di inventare prima a sinistra, poi al centro. E le occasioni dalle sue parti si susseguono a raffica, tenendo in costante apprensione Musso e i suoi compagni di reparto.
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