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L'Inter allo sbando, l'Udinese è una favola: 3-1 alla Dacia Arena, terzo ko per i nerazzurri
Udinese batte Inter 3-1: Bijol e l'autogol di Skriniar rimontano il vantaggio di Barella. Nel finale gloria anche per Arslan
Rivivi Udinese-Inter in diretta testuale su TMW
Sembrava la domenica giusta per togliere ogni dubbio sull'Inter, è invece quella che apre due settimane di discussioni e riflessioni sulla squadra di Simone Inzaghi. Alla Dacia Arena, l'Udinese conferma il suo ottimo stato di forma, battendo 3-1 i nerazzurri e trovando la quinta vittoria consecutiva che, in attesa dei big match di questa giornata, lancia i bianconeri di Andrea Sottil al momentaneo primo posto in classifica. Eppure, appunto, il gol su punizione di Nicolò Barella, tanto bello quanto prematuro, sembrava mettere in discesa il lunch match degli ospiti. Che poi, come se non fosse sufficiente la supremazia fisica e tecnica dimostrata oggi dai friulani, si sono fatti male da soli: al 22' Milan Skriniar firma uno sfortunato autogol, il quarto della sua carriera nerazzurra. Alla mezz'ora Inzaghi opera due cambi e da lì diventa tutto più complicato: fuori Alessandro Bastoni e Henrikh Mhitaryan, entrambi ammoniti ed entrambi visibilmente scontenti, soprattutto il difensore centrale che si sfoga rabbiosamente contro la propria panchina. Occasioni a parte - l'Inter ne crea, va detto - è l'Udinese che si fa apprezzare: una parata di Handanovic e il palo colto da Deulofeu rimandano l'inevitabile, mentre i cambi non ravvivano la BeneAmata. A sei dalla fine del tempo regolamentare, è Jaka Bijol, dimenticato da De Vrij, a siglare il 2-1 prima del sugello finale di Arslan. Duro stop per l'Inter, che rimedia la terza sconfitta in sette giornate di campionato, la quarta in campionato, e soprattutto a livello di gioco è lontana parente di quella ammirata un anno fa di questi tempi. Bella conferma per l'Udinese, che si gode un inizio di stagione da favola.
Le scelte iniziali: tornano Beto e Lautaro, confermati Acerbi e Mkhitaryan. Sottil ripropone il proprio bomber da titolare, così come Bijol in difesa con Becao e Perez. A centrocampo preferito Lovric. Inzaghi risponde con tre novità rispetto a Plzen: Handanovic tra i pali, Darmian a sinistra, il Toro in attacco. Titolari l'ex Lazio e l'armeno.
Due gol e due cambi: 1-1 al 45'. Subito pericolosa l'Udinese: Pereyra sgomma, Lovric cerca il tiro da fuori. La palla sibila alla destra dell'ex Handanovic. Al quinto di gioco l'Inter sblocca la gara: gioiello di Barella su punizione, il secondo in carriera per il centrocampista ex Cagliari. La rete è un fulmine a ciel fin troppo sereno per i nerazzurri: i padroni di casa riprendono il filo del gioco e mettono sotto la squadra di Inzaghi, abbastanza irriconoscibile. Il pareggio è nell'aria, anche se piuttosto casuale: su punizione dalla trequarti destra dell'Udinese, Skriniar batte involontariamente il proprio portiere. Sull'1-1, è l'Inter a sfiorare il gol: al 29' Bastoni incrocia, gran parata di Silvestri. È l'ultima occasione per il difensore: ammonito, esce dal campo alla mezz'ora insieme a Mkhitaryan. Non la prenderà troppo bene, per la cronaca: furiosa reazione contro la panchina nerazzurra. Ultima chance da rete per gli ospiti prima dell'intervallo: Dzeko di testa manca di poco la porta friulana, si va negli spogliatoi sull'1-1.
L'Inter non si sveglia, l'Udinese sfonda. Tra ironie social e qualche #InzaghiOut, il secondo tempo inizia senza ulteriori novità. Al 55' Dzeko segna ma parte in posizione di offside: è il segnale di un cambiamento nell'Inter, più reattiva nella ripresa. Poco prima dell'ora di gioco, brutte notizie per Inzaghi: diffidato, Brozovic rimedia il giallo che gli costerà il big match con la Roma. Al 63' Handanovic vola a negare la rete a Lovric, tra i più insidiosi dei friulani, sempre dalla distanza. Altra grande occasione per i bianconeri al 72': Acerbi perde ingenuamente palla, Deulofeu sceglie la rasoiata che supera Handanovic ma non il palo. Sugli sviluppi dell'azione, qualche protesta udinese per un tocco sospetto di Skriniar, non ravvisato come tale da Valeri. L'ingresso di Correa non cambia l'Inter, schiacciata dall'Udinese, più intensa e più fisica. E infine premiata: a sei minuti dal novantesimo, Bijol brucia De Vrij su angolo. Nulla da fare per Handanovic, 2-1 alla Dacia Arena. Nel finale, proteste incrociate per un contratto molto duro fra Lautaro e Silvestri: Valeri salomonico. All'ultimo, il sugello finale di Arslan, che di testa sbuca alle spalle di tutti e segna il 3-1.
UDINESE-INTER 3-1
(22' aut. Skriniar, 85' Bijol, 90'+3 Arslan; 5' Barella)
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Sembrava la domenica giusta per togliere ogni dubbio sull'Inter, è invece quella che apre due settimane di discussioni e riflessioni sulla squadra di Simone Inzaghi. Alla Dacia Arena, l'Udinese conferma il suo ottimo stato di forma, battendo 3-1 i nerazzurri e trovando la quinta vittoria consecutiva che, in attesa dei big match di questa giornata, lancia i bianconeri di Andrea Sottil al momentaneo primo posto in classifica. Eppure, appunto, il gol su punizione di Nicolò Barella, tanto bello quanto prematuro, sembrava mettere in discesa il lunch match degli ospiti. Che poi, come se non fosse sufficiente la supremazia fisica e tecnica dimostrata oggi dai friulani, si sono fatti male da soli: al 22' Milan Skriniar firma uno sfortunato autogol, il quarto della sua carriera nerazzurra. Alla mezz'ora Inzaghi opera due cambi e da lì diventa tutto più complicato: fuori Alessandro Bastoni e Henrikh Mhitaryan, entrambi ammoniti ed entrambi visibilmente scontenti, soprattutto il difensore centrale che si sfoga rabbiosamente contro la propria panchina. Occasioni a parte - l'Inter ne crea, va detto - è l'Udinese che si fa apprezzare: una parata di Handanovic e il palo colto da Deulofeu rimandano l'inevitabile, mentre i cambi non ravvivano la BeneAmata. A sei dalla fine del tempo regolamentare, è Jaka Bijol, dimenticato da De Vrij, a siglare il 2-1 prima del sugello finale di Arslan. Duro stop per l'Inter, che rimedia la terza sconfitta in sette giornate di campionato, la quarta in campionato, e soprattutto a livello di gioco è lontana parente di quella ammirata un anno fa di questi tempi. Bella conferma per l'Udinese, che si gode un inizio di stagione da favola.
Le scelte iniziali: tornano Beto e Lautaro, confermati Acerbi e Mkhitaryan. Sottil ripropone il proprio bomber da titolare, così come Bijol in difesa con Becao e Perez. A centrocampo preferito Lovric. Inzaghi risponde con tre novità rispetto a Plzen: Handanovic tra i pali, Darmian a sinistra, il Toro in attacco. Titolari l'ex Lazio e l'armeno.
Due gol e due cambi: 1-1 al 45'. Subito pericolosa l'Udinese: Pereyra sgomma, Lovric cerca il tiro da fuori. La palla sibila alla destra dell'ex Handanovic. Al quinto di gioco l'Inter sblocca la gara: gioiello di Barella su punizione, il secondo in carriera per il centrocampista ex Cagliari. La rete è un fulmine a ciel fin troppo sereno per i nerazzurri: i padroni di casa riprendono il filo del gioco e mettono sotto la squadra di Inzaghi, abbastanza irriconoscibile. Il pareggio è nell'aria, anche se piuttosto casuale: su punizione dalla trequarti destra dell'Udinese, Skriniar batte involontariamente il proprio portiere. Sull'1-1, è l'Inter a sfiorare il gol: al 29' Bastoni incrocia, gran parata di Silvestri. È l'ultima occasione per il difensore: ammonito, esce dal campo alla mezz'ora insieme a Mkhitaryan. Non la prenderà troppo bene, per la cronaca: furiosa reazione contro la panchina nerazzurra. Ultima chance da rete per gli ospiti prima dell'intervallo: Dzeko di testa manca di poco la porta friulana, si va negli spogliatoi sull'1-1.
L'Inter non si sveglia, l'Udinese sfonda. Tra ironie social e qualche #InzaghiOut, il secondo tempo inizia senza ulteriori novità. Al 55' Dzeko segna ma parte in posizione di offside: è il segnale di un cambiamento nell'Inter, più reattiva nella ripresa. Poco prima dell'ora di gioco, brutte notizie per Inzaghi: diffidato, Brozovic rimedia il giallo che gli costerà il big match con la Roma. Al 63' Handanovic vola a negare la rete a Lovric, tra i più insidiosi dei friulani, sempre dalla distanza. Altra grande occasione per i bianconeri al 72': Acerbi perde ingenuamente palla, Deulofeu sceglie la rasoiata che supera Handanovic ma non il palo. Sugli sviluppi dell'azione, qualche protesta udinese per un tocco sospetto di Skriniar, non ravvisato come tale da Valeri. L'ingresso di Correa non cambia l'Inter, schiacciata dall'Udinese, più intensa e più fisica. E infine premiata: a sei minuti dal novantesimo, Bijol brucia De Vrij su angolo. Nulla da fare per Handanovic, 2-1 alla Dacia Arena. Nel finale, proteste incrociate per un contratto molto duro fra Lautaro e Silvestri: Valeri salomonico. All'ultimo, il sugello finale di Arslan, che di testa sbuca alle spalle di tutti e segna il 3-1.
UDINESE-INTER 3-1
(22' aut. Skriniar, 85' Bijol, 90'+3 Arslan; 5' Barella)
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