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Romero compie 18 anni: "Non ho ancora fatto niente, sfrutto le occasioni che mi dà la Lazio"
"Grazie a tutti per gli auguri. Oggi pomeriggio ci sarà l'ultimo allenamento, poi avremo dieci giorni di riposo, andrò a Maiorca dove continuerò ad allenarmi". L'attaccante biancoceleste Luka Romero parla così a Lazio Style Channel nel giorno del suo 18° compleanno: "Prima della partita contro il Monza ero in stanza con Pedro, non so perché ma non riuscivo a dormire. Pensavo già a un'eventuale esultanza per un mio gol, è stato un segno del destino. Mi sono passati in testa tutti i sacrifici fatti, sentire lo stadio gridare il mio nome è stato emozionante".
"Tutti i calciatori di questa Lazio sono importanti - continua Romero, in odore di rinnovo con la Lazio - cerco di imparare tanto da loro. Non ho ancora fatto niente per lasciare il segno nella storia, sono molto tranquillo e punto a sfruttare tutte le occasioni che mi concede il mister. Quando sono arrivato lo scorso anno, non conoscevo la lingua. Poi però tutti i miei compagni di squadra mi hanno accolto bene e questo è stato importante, mi ha aiutato".
Dopo il gol al Monza, Romero è stato schierato da Sarri dal 1' contro la Juventus: "Non pensavo di partire dall'inizio, quando l'ho saputo ero molto nervoso, era normale però visto che era la mia prima da titolare in casa di una grande squadra. Questa Lazio ha tante potenzialità, stiamo andando bene ma dobbiamo sempre dare il massimo perché ci sono ancora tante partite da giocare. Pensiamo a gara dopo gara, puntando a vincere sempre. Sarri mi dà molti consigli, mi aiuta molto.
Chiusura col Mondiale alle porte. "Seguirò il Mondiale, l'Argentina ha una grande squadra che può fare molto bene, anche se non sarà facile. Nella storia della Lazio ci sono stati tanti argentini, mio padre mi faceva vedere sempre i video con le migliori giocate di Veron. Conoscere Messi in Nazionale è stato pazzesco, ai tempi del Maiorca non ebbi il coraggio di chiedergli la maglia".
"Tutti i calciatori di questa Lazio sono importanti - continua Romero, in odore di rinnovo con la Lazio - cerco di imparare tanto da loro. Non ho ancora fatto niente per lasciare il segno nella storia, sono molto tranquillo e punto a sfruttare tutte le occasioni che mi concede il mister. Quando sono arrivato lo scorso anno, non conoscevo la lingua. Poi però tutti i miei compagni di squadra mi hanno accolto bene e questo è stato importante, mi ha aiutato".
Dopo il gol al Monza, Romero è stato schierato da Sarri dal 1' contro la Juventus: "Non pensavo di partire dall'inizio, quando l'ho saputo ero molto nervoso, era normale però visto che era la mia prima da titolare in casa di una grande squadra. Questa Lazio ha tante potenzialità, stiamo andando bene ma dobbiamo sempre dare il massimo perché ci sono ancora tante partite da giocare. Pensiamo a gara dopo gara, puntando a vincere sempre. Sarri mi dà molti consigli, mi aiuta molto.
Chiusura col Mondiale alle porte. "Seguirò il Mondiale, l'Argentina ha una grande squadra che può fare molto bene, anche se non sarà facile. Nella storia della Lazio ci sono stati tanti argentini, mio padre mi faceva vedere sempre i video con le migliori giocate di Veron. Conoscere Messi in Nazionale è stato pazzesco, ai tempi del Maiorca non ebbi il coraggio di chiedergli la maglia".
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