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Zazzaroni sul CorSport: "Perché la Juve sì e gli altri no? Le plusvalenze si fanno in due"
"Perché la Juve sì e gli altri no? Le plusvalenze non si fanno da soli, ma in due". A sottolinearlo, dalle colonne del Corriere dello Sport, è Ivan Zazzaroni, che commenta la sentenza della Corte d'Appello della FIGC nei confronti del club bianconero: "In attesa delle motivazioni - prosegue il giornalista -, tento un’interpretazione del dispositivo: la Juve è stata condannata per slealtà, sulla base delle intercettazioni presenti nelle 14.000 pagine dell’inchiesta Prisma, dove è la protagonista. Se così fosse, il mezzo, l’oggetto del reato, le plusvalenze, conterebbero relativamente". Tra i prossimi passaggi che è lecito attendersi, secondo Zazzaroni, c'è sicuramente "l’inevitabile ribellione della tifoseria juventina; bersaglio unico, la Federcalcio, immagino. L’augurio è che non si trascenda". Non vanno trascurati, poi, "gli effetti della sentenza sui rapporti tra Juve e Uefa, deterioratisi con la campagna della Superlega. La nuova Juve di Elkann, Ferrero e Scanavino dovrebbe tuttavia trovare un clima diverso, qualche disponibilità e morbidezza, visto che Ceferin ha già ottenuto quello che voleva, la testa di Andrea". E infine "la risposta sul campo della squadra di Allegri, che si augura di veder azzerata la penalizzazione e che, a questo punto, deve essere sostenuto con forza dal nuovo gruppo dirigente".
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