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TMW RADIO - D'Amico: "Stipendi, a soffrire è il movimento di base. Riporterei Cavani al Napoli"
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Vincenzo D'Amico, Paolo Paganini e Luca Calamai ospiti di Marco Piccari
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Per parlare dei maggiori temi di giornata è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà, l'ex calciatore e opinionista Vincenzo D'Amico.
Cominciamo con un pensiero libero:
"Di calcio giocato non se ne può parlare, ma siamo in attesa. Leggo la mattina i giornali, in attesa di trovare una data. E' una speranza che mi fa andare avanti, ma sono consapevole di quanto sia terribile questo momento. Un piccolo spiraglio però l'ho visto in questi ultimi giorni, una speranza che si torni a giocare a breve c'è".
La trattativa continua: ma si arriverà al taglio degli stipendi dei calciatori?
"Il vero problema è la Serie B, la C e tutti i dilettanti. Sai quanti rimarranno a spasso dopo questa crisi? Lì c'è il vero problema. Non puoi togliere soldi a chi ci vive. Non so chi dovrà affrontare questa situazione, ma va trovata una soluzione, partendo dal basso. In alto si vive bene ugualmente, il problema è la base del movimento".
Serviva una maggiore unione da parte della Lega Calcio su questi temi?
"Ognuno porta l'acqua al suo mulino. Ci sono presidenti che guardano alla propria classifica e pensano di voler continuare o di non riprendere. Non ci sarà mai unità d'intenti, servono decisioni quasi dittatoriali. Non esistono soluzioni che accontenteranno tutti".
Chi tra i big in scadenza quest'anno porteresti in Italia?
"Sarei appassionato da un ritorno di Cavani. Lo riporterei al Napoli. Gli ultimi due campionati prima di andare in Francia sono stati eccezionali. Segnava, giocava per la squadra, faceva tutto. Non so le sue condizioni, ma non credo che stia bene a Parigi".
Cominciamo con un pensiero libero:
"Di calcio giocato non se ne può parlare, ma siamo in attesa. Leggo la mattina i giornali, in attesa di trovare una data. E' una speranza che mi fa andare avanti, ma sono consapevole di quanto sia terribile questo momento. Un piccolo spiraglio però l'ho visto in questi ultimi giorni, una speranza che si torni a giocare a breve c'è".
La trattativa continua: ma si arriverà al taglio degli stipendi dei calciatori?
"Il vero problema è la Serie B, la C e tutti i dilettanti. Sai quanti rimarranno a spasso dopo questa crisi? Lì c'è il vero problema. Non puoi togliere soldi a chi ci vive. Non so chi dovrà affrontare questa situazione, ma va trovata una soluzione, partendo dal basso. In alto si vive bene ugualmente, il problema è la base del movimento".
Serviva una maggiore unione da parte della Lega Calcio su questi temi?
"Ognuno porta l'acqua al suo mulino. Ci sono presidenti che guardano alla propria classifica e pensano di voler continuare o di non riprendere. Non ci sarà mai unità d'intenti, servono decisioni quasi dittatoriali. Non esistono soluzioni che accontenteranno tutti".
Chi tra i big in scadenza quest'anno porteresti in Italia?
"Sarei appassionato da un ritorno di Cavani. Lo riporterei al Napoli. Gli ultimi due campionati prima di andare in Francia sono stati eccezionali. Segnava, giocava per la squadra, faceva tutto. Non so le sue condizioni, ma non credo che stia bene a Parigi".
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