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Claudio Nassi: "Lotito batte Galliani"
Non mi permetto di fare pronostici in chiave tecnica. Se li chiedono, soprattutto per le coppe europee, rispondo: "Chi è l'arbitro?". Poi, analizzata la scelta del designatore, mi avventuro. Stavolta avevo fatto un'eccezione: il Monza in Serie A, senza passare dai play-off. La stima di Galliani sul piano politico portava a sbilanciarmi. Non avevo sottovalutato la Salernitana di Lotito, Fabiani e Castori, ma la vedevo distante. Ho sbagliato. Ora il Monza dovrà superarsi.
Al contrario, l'Empoli di Fabrizio Corsi compie un altro exploit. D'accordo, siamo abituati, perché si tratta del club di un Presidente che conosce calcio come pochi, fa utili e vince campionati in fotocopia. Con Caputo e Donnarumma, 49 gol in due, nel 2018/19, chiude a 85 punti. Oggi, con Mancuso e La Mantia, 30 reti in coppia, dice 73, con 38 partite e non 42 come in passato. A dimostrazione di un ruolino di marcia identico.
A differenza di chi sa amministrare, vedo Juventus e Inter di fronte a problemi economici. I bianconeri mai avevano attraversato simili momenti. Ricordo quando, nel gennaio '94, l'avvocato Grande Stevens mi disse che bisognava ridurre gli ingaggi. Non si potevano dare 3 miliardi e mezzo netti a Vialli e 3 a Baggio. Con l'avvento di Umberto Agnelli alla presidenza, Giraudo e Moggi, pur vincendo, non chiesero aiuti alla proprietà, per cui i successi di oggi devono essere riconsiderati, per non diventare vittorie di Pirro. Come quella dello scudetto dell'Inter, che costringe il Presidente a chiedere ai calciatori di rinunciare a due mensilità, pari a 25 milioni, per chiudere un bilancio accettabile, se sarà trovato un secondo partner.
A tutto questo si aggiunge il caso Benevento, con il duo Doveri-Mazzoleni lasciato a riposo a meditare su una decisione discutibile. Non solo. Si guarda anche a Rizzoli, per non aver considerato l'opportunità di inviare Mazzoleni, uomo VAR, nuovamente al Cagliari.
Chiudo con Gravina, apparso in tv per avvertire che la Juventus sarà esclusa dal campionato se non uscirà dalla Superlega. Anche se le ultime notizie dicono che Florentino Pérez si è cautelato col Giudice del Tribunale di Madrid, prima di esporre le società al diktat UEFA. Infine, il Presidente della FIGC ha dato i 30 giorni a Lotito, che non potrà essere proprietario di Lazio e Salernitana. Prendiamo atto di tanta operosità, ma Gabriele metta a posto i conti delle società. E' troppo importante. Se ci riuscirà sarà ricordato a futura memoria, perché dalle crisi tecniche si esce, da quelle economiche no!
Al contrario, l'Empoli di Fabrizio Corsi compie un altro exploit. D'accordo, siamo abituati, perché si tratta del club di un Presidente che conosce calcio come pochi, fa utili e vince campionati in fotocopia. Con Caputo e Donnarumma, 49 gol in due, nel 2018/19, chiude a 85 punti. Oggi, con Mancuso e La Mantia, 30 reti in coppia, dice 73, con 38 partite e non 42 come in passato. A dimostrazione di un ruolino di marcia identico.
A differenza di chi sa amministrare, vedo Juventus e Inter di fronte a problemi economici. I bianconeri mai avevano attraversato simili momenti. Ricordo quando, nel gennaio '94, l'avvocato Grande Stevens mi disse che bisognava ridurre gli ingaggi. Non si potevano dare 3 miliardi e mezzo netti a Vialli e 3 a Baggio. Con l'avvento di Umberto Agnelli alla presidenza, Giraudo e Moggi, pur vincendo, non chiesero aiuti alla proprietà, per cui i successi di oggi devono essere riconsiderati, per non diventare vittorie di Pirro. Come quella dello scudetto dell'Inter, che costringe il Presidente a chiedere ai calciatori di rinunciare a due mensilità, pari a 25 milioni, per chiudere un bilancio accettabile, se sarà trovato un secondo partner.
A tutto questo si aggiunge il caso Benevento, con il duo Doveri-Mazzoleni lasciato a riposo a meditare su una decisione discutibile. Non solo. Si guarda anche a Rizzoli, per non aver considerato l'opportunità di inviare Mazzoleni, uomo VAR, nuovamente al Cagliari.
Chiudo con Gravina, apparso in tv per avvertire che la Juventus sarà esclusa dal campionato se non uscirà dalla Superlega. Anche se le ultime notizie dicono che Florentino Pérez si è cautelato col Giudice del Tribunale di Madrid, prima di esporre le società al diktat UEFA. Infine, il Presidente della FIGC ha dato i 30 giorni a Lotito, che non potrà essere proprietario di Lazio e Salernitana. Prendiamo atto di tanta operosità, ma Gabriele metta a posto i conti delle società. E' troppo importante. Se ci riuscirà sarà ricordato a futura memoria, perché dalle crisi tecniche si esce, da quelle economiche no!
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