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Napoli, Spalletti teme l'aggressività del Torino e rinvia le rotazioni
Il Napoli torna in campo con l'obiettivo di riprendere il discorso interrotto sul più bello dalle nazionali dopo ben cinque vittorie di fila tra campionato e Champions. Luciano Spalletti ieri ha sottolineato a più riprese le difficoltà della sfida al Torino di Juric, sconfitto negli ultimi incroci ma sempre dopo gare molto dure e spigolose, conseguenza inevitabile contro un avversario caratterizzato ormai da un gioco molto aggressivo fatto di duelli uomo contro uomo da cui gli azzurri dovranno liberarsi - come ripetuto da Spalletti - muovendo rapidamente il pallone, ovvero con tecnica o spunti personali per far saltare gli accoppiamenti preparati da Juric.
"Ci sarà da battagliare"
"Il Torino è un brutto cliente, sappiamo il modo di lavorare di Juric che è visibile e quindi c'è da essere più bravi perché loro interpretano bene la costruzione dal basso ma anche la pallata del portiere direttamente al limite dell'area. Gli piace fare battaglia e fanno uomo su uomo a tutto campo, la dice lunga sulla difficoltà della partita", l'analisi di Spalletti del Torino, primo o secondo in molte graduatorie (come il numero di falli commessi e la media di duelli aerei) che confermano le parole del tecnico del Napoli.
Niente turnover
"Tra qui e martedì qualcosa cambierò, ma col Torino non penso di cambiare la formazione solita, stanno tutti bene e sono tornati in maniera ottimale e con la mente pulita", le parole di Spalletti, ancora senza Osimhen infortunato, ma che ieri ha recuperato Politano e Lozano che si sono allenati in gruppo e potrebbero alternarsi col messicano titolare nel tridente con Kvaratskhelia ed uno tra Raspadori e Simeone, protagonisti del solito ballottaggio che proseguirà fino al rientro del nigeriano. In mediana Anguissa, Lobotka e Zielinski ed in difesa Rrahmani ha smaltito l'affaticamento e dovrebbe essere confermato nella linea con Di Lorenzo, Kim e Mario Rui
"Ci sarà da battagliare"
"Il Torino è un brutto cliente, sappiamo il modo di lavorare di Juric che è visibile e quindi c'è da essere più bravi perché loro interpretano bene la costruzione dal basso ma anche la pallata del portiere direttamente al limite dell'area. Gli piace fare battaglia e fanno uomo su uomo a tutto campo, la dice lunga sulla difficoltà della partita", l'analisi di Spalletti del Torino, primo o secondo in molte graduatorie (come il numero di falli commessi e la media di duelli aerei) che confermano le parole del tecnico del Napoli.
Niente turnover
"Tra qui e martedì qualcosa cambierò, ma col Torino non penso di cambiare la formazione solita, stanno tutti bene e sono tornati in maniera ottimale e con la mente pulita", le parole di Spalletti, ancora senza Osimhen infortunato, ma che ieri ha recuperato Politano e Lozano che si sono allenati in gruppo e potrebbero alternarsi col messicano titolare nel tridente con Kvaratskhelia ed uno tra Raspadori e Simeone, protagonisti del solito ballottaggio che proseguirà fino al rientro del nigeriano. In mediana Anguissa, Lobotka e Zielinski ed in difesa Rrahmani ha smaltito l'affaticamento e dovrebbe essere confermato nella linea con Di Lorenzo, Kim e Mario Rui
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