Sarri, la bugia è solo per le Tv

“Lo scudetto è roba che riguarda la Juventus”. Parola di Maurizio Sarri dopo la sconfitta casalinga con la Roma, parole che hanno il sapore di rinuncia ma che in realtà non si distaccano molto dal teorema sarriano sviluppato nel corso della stagione. Guai, però, a pensare che il tecnico abbia in realtà abbandonato il sogno, dietro quella dichiarazione c’è una strategia abbastanza chiara. Ed intelligente.

Pressione. Mancano 14’’ alla fine di Lazio-Juve, nella testa gli azzurri accarezzano una fantastica idea: battere la Roma e portarsi sul +6 sulla rivale bianconera. Un’idea che diventa un macigno, un istante dopo con Dybala che pesca il jolly allo scadere e regala la vittoria alla squadra di Allegri. Un gol che gela il sangue nelle vene di un Napoli, evidentemente colpito dalla notizia, al punto da commetter errori inusuali nel match perso malamente contro i giallorossi.

Il peso della vetta. Questa squadra porta il titolo di capolista praticamente dall’inizio del campionato, situazione che porta a consumare energie nervose, soprattutto per chi non ha gestito abitualmente questo tipo di peso. Le parole di Sarri, dunque, hanno voluto alleggerire una squadra che ha avuto uno switch-off mentale dopo aver tenuto sempre altissima la soglia dell’attenzione durante la striscia di dieci gare vinte consecutivamente. Non a caso, perché Maurizio Sarri non dice e non fa nulla per caso, il tecnico ha scelto di concedere due giorni liberi alla squadra all’indomani del ko interno.

Napoli più leggero, ma con il sogno sempre nella testa e nel cuore. Siamo certi che all’interno dello spogliatoio le parole di Maurizio saranno state di altro tenore. Avrà rinfrancato la squadra, sottolineando quanto di buono fatto e quanto ancora di buono questo gruppo potrà fare. Il Napoli ha già dimostrato di poter infilare una serie di vittorie in doppia cifra. Dovesse arrivare questa volta ad undici, allora si che lo scudetto sarebbe tutt’altro che un argomento che riguarda solo la Juve.