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Jankovic avverte: "Krsticic uno dei leader della Stella Rossa, ma attenzione a Ben Nabouhane..."TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 18 settembre 2018, 15:20Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Jankovic avverte: "Krsticic uno dei leader della Stella Rossa, ma attenzione a Ben Nabouhane..."

Le sue considerazione

"Certo che sono ancora un tifoso della Stella Rossa". A Bosko Jankovic - ex centrocampista di Palermo, Genoa e Verona - quando gli si chiede di presentare la squadra che questa sera affronterà il Napoli per l'esordio in Champions League s'accende la voce. E' la passione per la squadra che ha sempre portato nel cuore a fare la differenza, anche se adesso la vita prosegue altrove. A Zurigo, con moglie e prole.

Sempre stato tifoso della Stella Rossa di Belgrado?
"Naturalmente, è il club in cui sono nato o cresciuto".

Un club che torna in Champions League dopo quasi 30 anni.
"Dopo 26 anni per la precisione, e l'anno prima l'avevamo vinta. A Bari contro il Marsiglia, che ricordi".

Torneranno più quei tempi per il calcio balcanico?
"Non credo, quello era un altro mondo. Nel frattempo c'è stata la guerra, ci siamo divisi. E inevitabilmente abbiamo pagato lo scotto della frammentazione. Però, nonostante ciò, siamo in ripresa: da 10 anni la Serbia ha cambiato marcia, ci sono più turisti. Lo sport in generale è in ripresa, nel basket siamo forti e poi c'è Djokovic".

Nel calcio, però, la crescita è più lenta.
"Il campionato serbo è molto lontano dalla Serie A o dalla Bundesliga: ci sono sole due squadre che ogni anno si contendono il posto, la Stella Rossa e il Partizan. E i club non sono in condizioni economiche ottimali: chiaramente, appena arrivata una chiamata dall'Italia, dall'Inghilterra o dalla Germania, vanno via".

Eppure qualcuno è tornato, come l'ex Sampdoria Nenad Krsticic.
"Sta facendo benissimo. E' uno dei leader di questa squadra che magari non ha giocatori che vincono la partita da soli, ma tutti sanno come fare. E' tutto merito di un allenatore giovane come Vladan Milojević".

Come gioca?
"Il 4-3-3 è il modulo di riferimento. Oltre a Krsticic, da menzionare anche un'altra vecchia conoscenza della Serie A: Richmond Boakye. Due anni fa fece tantissimi gol, poi in Cina non ha trovato lo spazio desiderato e adesso è tornato. Io lo conosco dai tempi di Genoa, è maturato molto. Poi c'è Marko Marin, che è di un altro livello e adesso si sta rilanciando da noi".

Una sorpresa da menzionare?
"Dico Ben Nabouhane, da quando è arrivato dall'Olympiacos sta facendo la differenza. Anche quest'anno è partito molto bene".

Capitolo stadio, quasi mitologiche le immagini del Marakana con oltre 100mila tifosi nell'anno della vittoria della Coppa dei Campioni.
"E' vero, che spettacolo. Ma adesso è differente, hanno messo i sediolini e lo stadio può ospitare poco più di 50mila tifosi".

Resta comunque stadio molto caldo.
"Vero, ma i tifosi del Napoli sono abituati. Il San Paolo non è da meno".

Che partita ti aspetti?
"Il Napoli è una grande squadra, ma bisogna fare attenzione. La Stella Rossa è una buona squadra".

In chiusura: chi ti piace tra i calciatori serbi in Serie A?
"C'è Milinkovic-Savic, certo, ma dico Milenkovic. Ha come obiettivo quello di diventare uno dei migliori difensori della Serie A e ha tutte le qualità per diventarlo".

Intervista finita, ma non ci hai detto nulla del tuo futuro.
"Io sono un '84 e ho maturato la decisione di appendere le scarpette al chiodo. Voglio però restare nel mondo del calcio, ma ancora non ho scelto con quale ruolo".