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Ancora per un gol subito. Incredibile ma vero, ma dove è finita la personalità? Inutile dire "usciti a testa alta"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 11 dicembre 2018, 23:26L'Editoriale
di Francesco Molaro
per Tuttonapoli.net

Ancora per un gol subito. Incredibile ma vero, ma dove è finita la personalità? Inutile dire "usciti a testa alta"

Ancora per un gol, ancora per un gol subito in casa. Una sconfitta figlia però di un atteggiamento sbagliato nel primo tempo e di un Liverpool che ha oggettivamente giocato una grande gara. Il Napoli nel primo tempo non c’è proprio. Gli azzurri subiscono la grande pressione degli avversari che sbagliano anche tanto. Salah si mangia letteralmente un gol a zero metro, ma poi quando prende le misure a un Mario Rui, sempre troppo poco attento, il gol diventa realtà. Ospina non la prende e anche Koulibaly si lascia superare troppo facilmente. Il Liverpool continua a spingere e soprattutto a pressare, a pressare e contenere le fonti di gioco del Napoli che cerca di superare gli avversari con i lanci lunghi di Ospina, ma molte volte si sbaglia. Il primo tempo scivola veloce con il Napoli che reagisce veramente male al gol. Nella ripresa gli azzurri provano ad alzare il baricentro. Ancelotti prova Zielinski per Fabian, buona la gara dello spagnolo ma anche quando crea non riesce a trovare la giocata giusta, poi crolla.

Il Napoli si desta con Ghoulam e Milik. I due danno verve li davanti ma il Liverpool non molla, Ospina fa i miracoli ma non servono, al Napoli serve segnare e non si riesce a trovare neanche il tiro.  Gli azzurri non riescono ad uscire dalla propria metacampo, non riesce a ripartire e quando lo fa poterebbe far male veramente. La palla buona arriva, la giocata che serviva a chiudere i giochi è sui piedi di Milik. Il polacco fa quello che deve fare e la prende anche troppo bene. Alisson è lì, ad un metro, e fa la parata della vita. Il triplice fischio è un colpo allo stomaco, un colpo mortale che ci lascia fuori dall’Europa che conta, e ci riserva la League che diventa un obiettivo da perseguire con forza. L’amarezza è tanta, inutile dire siamo usciti a testa alta perché non serve. Usciamo, stop. Usciamo anche male in un girone che era di ferro ma che era diventato molto più malleabile. Ora lecchiamoci le ferite e facciamo tesoro di questa sconfitta.