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Napoli e il paradosso San Paolo, non basta un rendimento da Juve: i numeri della crisi degli spettatoriTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 17 febbraio 2019, 09:18In Primo piano
di Pierpaolo Matrone
per Tuttonapoli.net

Napoli e il paradosso San Paolo, non basta un rendimento da Juve: i numeri della crisi degli spettatori

Di questi tempi lo scorso anno il Napoli era ancora in piena corsa per lo scudetto e lo scontro diretto con la Juventus allo Stadium, poi, aumentò ancor di più le speranze. Quest'anno, invece, a tre mesi dalla fine del campionato i giochi sembrano ormai fatti, la Juve inavvicinabile e quelle dietro (Inter e Milan su tutte) hanno comunque un margine importante da recuperare sugli azzurri. Di fatto il secondo posto sembra consolidato e gran parte del merito va attribuito al rendimento interno della formazione di Carlo Ancelotti, che tra le mura amiche ha lo stesso passo della capolista: 32 punti conquistati, proprio come i bianconeri, ossia il 61,5% di tutti i punti collezionati in campionato. E nel fatiscente San Paolo Insigne e compagni non cadono da quasi un anno: era marzo 2018 quando la Roma batteva il Napoli, da lì 14 vittorie e 3 pareggi, meglio persino del sodalizio di Allegri. Insomma, nessuno come Napoli e Juve in casa: si giocasse soltanto nella propria città il discorso scudetto sarebbe ancora apertissimo.

MOTIVI. Ed è qui che s'arriva al paradosso legato al San Paolo. Malgrado il grande spettacolo offerto spesso e volentieri a Fuorigrotta, lo stadio non si riempie più. Nonostante tutti i punti conquistati e tutti gli avversari di spessore fatti cadere (tra cui anche il Liverpool in Champions League), c'è da registrare una disaffezione dei tifosi azzurri. Non è che se si sia placata la voglia di Napoli, ma s'è placata la voglia di San Paolo. E i motivi sono già stati spiegati: l'andazzo scontato in campionato e anche le condizioni di fatiscenza crescente in cui versa lo stadio non è un aspetto da tralasciare. A questo, poi, va aggiunto il fatto che spesso le partite del Napoli vengono disputate in orari complicati per chi viene da più lontano, da quella provincia che ha sempre costituito uno zoccolo duro delle presenze allo stadio. Ecco che adesso i conti tornano.

NUMERI. Sì, i conti, è bene farli per rendersene conto. Benché la squadra giri ad una media abbastanza simile a quello dello scorso anno e persino superiore se si conta soltanto il rendimento interno, da una stagione all'altra il Napoli ha perso ben 153 mila spettatori circa dopo dodici giornate (in casa) disputate, con una media di quasi 13 mila presenze in meno a partita e, di conseguenza, incassi minori per la società se ci soffermiamo anche sull'aspetto finanziario. Di questi tempi lo scorso anno a Fuorigrotta s'erano palesato già 525 mila spettatori, mentre quest'anno soltanto 372 mila. Un dato preoccupante, paradossale in relazione a quello dei punti conquistati. Praticamente il 37% dei tifosi che lo scorso anno erano soliti muoversi verso Fuorigrotta quest'anno hanno ben deciso di restarsene più spesso a casa, nessuno ha registrato un calo così drastico in Serie A. Il Napoli fa praticamente gli stessi spettatori della Fiorentina, non è neanche tra le prime cinque in Italia, in Europa è fuori da ogni radar. Anche contro il Torino non ci saranno più di 20-25 mila spettatori, malgrado i prezzi popolari e le promozioni lanciate da De Laurentiis nel corso di questi mesi. E' una crisi, bella buona. La singolarità del San Paolo è questa: spesso si vince, sempre ci si diverte, ma mai lo si riempie.