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In confronto a certa stampa, Leopardi era un inguaribile ottimistaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 12 novembre 2021, 17:30In Primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

In confronto a certa stampa, Leopardi era un inguaribile ottimista

Applicazione leopardiana, al punto da far apparire l’immenso Giacomo come un inguaribile ottimista rispetto alla vita ed al futuro

Il Napoli è primo in campionato. Ah, è pure primo nel suo girone di Europa League. Ha la miglior difesa d’Europa, ha pareggiato due gare in campionato (che avrebbe meritato di vincere) ed ha vinto tutte le altre. Eppure, c’è la Coppa D’Africa, per qualche giornale un’ossessione o magari una speranza al punto da riempire ogni giorno le pagine dedicandosi con ostinazione matta e disperata a quell’argomento.

Applicazione leopardiana, al punto da far apparire l’immenso Giacomo come un inguaribile ottimista rispetto alla vita ed al futuro. Per certa stampa va tutto male, o comunque potrà andare male, o forse andrà sicuramente male. E poi c’è Insigne, che non vuole rinnovare. E allora giù, disastri. Nubi, tormenti, Spalletti che litiga con i capitani. Quel cattivone di Luciano, che dopo Totti e Icardi ora chissà cosa combina con Lorenzo.

Ah, Osimhen non ha segnato nelle ultime gare. È di nuovo approssimativo, poco freddo, non vede la porta. E poi prende i cartellini gialli, si fa ammonire. Mica lo spiegano che si arrabbia giustamente perché gli fischiano la metà dei falli che subisce, che contro l’Hellas c’erano due rigore su di lui che sono stati ignorati.

Ragazzi, vogliamo parlare di Fabiàn? Sta giocando troppo bene, quindi torna di moda il contratto che non rinnova (che scade nel 2023). E poi, perché dovete saperlo tutti, questa estate il Napoli l’avrebbe ceduto se fosse arrivata l’offerta super. Giustamente, come fanno tutti d’altronde. Ma d’altronde la sosta per le nazionali è così, induce alcuna stampa ad un pessimismo che farebbe intristire anche Leopardi nella sua giornata più cupa.

NOTA BENE: IL PEZZO È IRONICO.