Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / In evidenza
Il Perugia casca a pennello: ci ricorda la vera dimensione storica del NapoliTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
giovedì 5 dicembre 2019, 18:00In evidenza
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Il Perugia casca a pennello: ci ricorda la vera dimensione storica del Napoli

Per i più grandi, Napoli-Perugia sarà sempre la partita in cui un semi-sconosciuto di nome Nello Malizia divenne il dio dei pali per un giorno

Per i più grandicelli, Napoli-Perugia sarà sempre la partita in cui un semi-sconosciuto di nome Nello Malizia divenne il dio dei pali per un giorno e costrinse gli azzurri ad uno 0-1 che valse uno scudetto perso. Fino a quel momento, 26 aprile 1981, il Napoli non aveva praticamente mai gareggiato per il titolo e quella divenne di fatto la gara più importante della storia partenopea. Da capolista, la squadra di Rino Marchesi si presentò a quella sfida con l'entusiasmo a mille e, per la prima volta, con la sensazione di poter conquistare il primo scudetto. Invece Nello Malizia visse una giornata speciale, divenne insuperabile per 90 e più minuti, sbarrò la strada ai sogni di un popolo intero. L'autogol di Ferrario, poi, fece il resto. E alla fine quel campionato il Napoli lo perse davvero.

LA MANO DI RAPAJC - Per chi adulto c'è diventato da poco, invece, Napoli-Perugia porta alla mente un ricordo su tutti. Uno scandalo, nel vero senso della parola. Era aprile, l'anno era il 1997, il Napoli non viveva di certo uno dei momenti più floridi della sua storia e la lotta salvezza di quel campionato fu falsata da Marcello Nicchi, all'epoca arbitro, oggi presidente dell'A.I.A.. Dici Perugia e viene alla mente Milan Rapajc, che in quella partita segnò con una mano (ma mentì spudoratamente dicendo di aver colpito il pallone col mento) e tutti se ne accorsero. Tranne, per l'appunto, Nicchi. Che convalidò quel gol e scatenò l'ira di tutta Napoli.

IL RITORNO IN B - Per i più piccini, invece, Napoli-Perugia vuol dire gol di Calaiò e gol di Capparella per un 2-0 che portò finalmente il Napoli fuori dall'incubo Serie C. Stagione 2005/06, Edy Reja in panchina, San Paolo pieno in ogni ordine di posto per gioire tutti insieme. Sono passati appena 13 anni, poco più, ma questo è l'ultimo ricordo che in qualche modo lega gli azzurri al Perugia. In questi 13 anni è cambiato tutto. In mezzo ci sono stati dieci anni consecutivi d'Europa, un paio di scudetti sfiorati e il ritorno nell'elite del calcio. Dopo 13 anni il Napoli ritroverà il Perugia in Coppa Italia e stavolta - ne siamo certi - Fuorigrotta sarà per pochi intimi. I pochi intimi che non hanno dimenticato da dove viene il Napoli. I pochi intimi che hanno chiara qual è la dimensione storica del Napoli. Una storia che non va dimenticata.