Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Le Interviste
L'editoriale di Chiariello: "I giocatori scappano come topi nella stiva! Ora ADL li incontri e faccia così..."
sabato 27 aprile 2024, 22:30Le Interviste
di Davide Baratto
per Tuttonapoli.net

L'editoriale di Chiariello: "I giocatori scappano come topi nella stiva! Ora ADL li incontri e faccia così..."

Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto a Radio Napoli Centrale con il suo editoriale

Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto a Radio Napoli Centrale con il suo editoriale: "L'editoradio oggi non lo faccio io, ma l'allenatore del Napoli, Cicccio Calzona. Leggo: 'Abbiamo sprecato occasioni per agganciarci alla classifica importante e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Io per primo, ma poi i giocatori che vanno in campo'. Vi giuro che non gliel'ho scritto io il testo della conferenza stampa, anche se in molti mi hanno chiamato dicendo che Calzona avesse detto tutto quello che ho detto io in settimana. Tra l'altro è stato Calzona a voler parlare, perché il Napoli aveva annullato tutte le conferenze pre-partita. Lui ci teneva a ribadire delle affermazioni che aveva fatto dopo la partita della vergogna Empoli-Napoli 1-0 che rimarrà nella storia.

Dice anche: 'A Empoli è mancata la voglia di vincere. Prima di questa partita non avevo avuto una sensazione di una mancanza di voglia'. Io infatti non mi sono mai scagliato contro la squadra, pur criticandola, nonostante i risultati negativi, non prima della vergogna di Empoli. Sentite bene cosa dice Calzona: 'Non è una questione tattica ma di attenzione, di voglia di andare oltre l'errore e di fare una rincorsa non prevista per recuperare il pallone e salvare la squadra. Ci manca questo'. Analisi impietosa. Ed è esattamente la mia analisi, quando io ho spostato l'attenzione non sul livello prestazionale ma sul livello comportamentale, che è tutta un'altra storia.

Calzona dice: 'Non pensavo che i problemi arrivassero fino a questo punto in una stagione così travagliata. Ma non è una scusante, non significa che dobbiamo finire con quest'andazzo. Io non ci sto'. Tra l'altro Calzona ha detto nelle sue precedenti dichiarazioni che quando è arrivato a Napoli non si aspettava di trovare una dichiarazione del genere. Calzona ha trovato un ambiente devastato dopo Mazzarri, Mazzarri è stato uno tsunami. Altro che aveva capito! Garcia aveva capito, Mazzarri aveva capito... E invece hanno fatto disastri. Altro che chiedere scusa all'uno o all'altro.

Quando dice che la squadra non ha avuto la voglia sono accuse pesanti. Sono le stesse che ho mosso io quando ho detto che dobbiamo fischiarli, perché sono vergognosi, pensano solo a se stessi e al loro futuro, a scappare. Quando le cose vanno male i calciatori sono come topi nella stiva, scappano. Non va bene! Ora De Laurentiis deve incontrarli ad uno ad uno con i procuratori e capire chi vuole rimanere e chi no. Ovviamente deve scegliere un allenatore motivante, ma basta con gente apatica, come lo ha definiti Calzona. Stiamo parlando delle parole del tecnico, sono certificate. Un tecnico che non ha scadenza e non ha niente da perdere tranne che la faccia, la faccia non la vuole perdere. Qua il discorso di fondo è serio. Questi hanno giocato a Empoli senza voglia, senza la voglia di vincere o di correre. A fine primo tempo un'analista mi ha scritto: 'Arrivano sempre secondi sulle seconde palle'. È un atto d'accusa enorme che va al di là del possesso palla, del gioco eccetera. Non abbiamo giocato a calcio perché non c'era voglia di farlo, al di là delle difficoltà tecniche e tattiche che la squadra possa avere.

E sono gli stessi che avevano fatto cose straordinarie, gli stessi che pochi giorni prima avevano ribaltato le cose col Monza perché si erano messi a giocare. Ecco perché pretendo, ma non dico pretendo come se fossi uno che decide, ma lo dico come richiesta assoluta che viene dal cuore, di chi vuole sentirsi tutelato dai propri tifosi. Per motivi di lavoro io non posso andare allo stadio, perché sto in televisione e in radio. Ma io andrei volentieri a fischiarli prima che cominci la gara. Il discorso è sempre quello: quando c'è la palla al centro si tifa Napoli sempre, comunque e a prescindere. Ma prima e dopo devo avere la possibilità di dissentire civilmente con tutti gli strumenti che il dissenso civile consente: cori, fischi, striscioni, cortei... Quello che vi pare... Il dissenso è sempre un'espressione democratica se non travalica nella violenza, e noi aborriamo in ogni forma. Ma non si può far passare questi concetti espressi dall'allenatore: una squadra senza voglia di vincere e che non rincorre l'avversione per bene della squadra.

Queste accuse sono delle pietre pesanti. Dichiarazioni fatte dall'allenatore che a quanto pare è sulla stessa linea di pensiero mia. Qua non si tratta di giocare bene o male, qua si tratta di atteggiamento. L'atteggiamento è la cosa più sbagliata, la partita della vergogna è la partita dell'atteggiamento sbagliato. Quando li vedi giocare così capisci che non c'è la voglia di vincere, di metterci l'anima, di sudare la maglia, di rincorrere l'avversario, di fare capire chi sei. Questa è la vergogna di cui parlo. Di sconfitte ne abbiamo viste tante, oppure abbiamo visto il pareggio col Frosinone sbagliando tanti gol. Ma lì è un problema tecnico: c'è Osimhen che sbaglia, Meret che sbaglia, Rrahmani che sbaglia. Ma lì il Napoli ha creato nove palle gol. Lascia perdere che Calzona non è capacissimo nelle sostituzioni, ma quando un allenatore che è una persona seria e onesta - perché tutto si può dire di Ciccio Calzona ma non che non sia una persona seria, lucida e onesta - fa un'analisi così impietosa dei giocatori che dirige, allora è certificato che io ho ragione nel dire che l'atteggiamento è inaccettabile. Bisogna far capire a questi giocatori, lautamente pagati, che dopo aver vinto uno scudetto che rimarrà nella storia ed essere stati amati da noi per la vita, non possono oggi comportarsi in una maniera così indegna della loro professionalità.

Prima di tutto non rispettano se stessi, poi non rispettano la squadra e i compagni, poi non rispettano la società che li paga profumatamente, e poi soprattutto non rispettano i napoletani che in loro hanno riposto tanto amore e fanno tanti sacrifici. Perché tutto posso accettare: le prestazioni, gli allenatori, la crisi, tutto quello che vuoi... Ma l'atteggiamento che io ho capito qual era in campo l'ha certificato Calzona e quindi non ci può essere discussione. Quest'atteggiamento non può essere accettato. Quindi protestate o non protestate, per me lo sdegno devono sentirlo. Devono capire che non possono finire la stagione così senza che nessuno gli dica nulla, sarebbe veramente vergognoso. In fin dei conti c'è sempre un triangolino tricolore sulla maglia e che caspita. Difendiamolo non più con i risultati perché quelli ormai sono andati, ma con l'orgoglio, con l'onore, provando a raccogliere fino in fondo qualcosa. Non pensando solo di andarsene appena finisce. Perché questo sta succedendo, ed è gravissimo".