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Napoli, rinascita Milik: pronto il rinnovo per il bomber da un gol ogni 96'
Gol e assist al Sassuolo alla prima gara dell'anno. Arek Milik ha iniziato il 2019 come aveva finito il 2018, segnando e risultando sempre decisivo. 11 gol stagionali, 10 in campionato con la media di un gol ogni 96 minuti giocati, la migliore del campionato italiano e tra le più basse d'Europa. Davanti a bomber che hanno avuto continuità d'impiego come Icardi, Immobile, Belotti e senza rigori sarebbe alla pari del capocannoniere Cristiano Ronaldo, nonostante il polacco abbia alla fine giocato (979') più o meno la metà dei minuti disponibili alternandosi con Mertens.
Un giocatore finalmente ritrovato, dopo il calvario dei due infortuni, e che ha saputo rispondere anche alle critiche sicuramente eccessive per un periodo d'appannamento - fisiologico dopo due anni fuori - tra ottobre e novembre, parallelamente al miglior momento di Mertens che sembrava essersi preso definitivamente la scena. Il bomber polacco classe '94 invece ora sembra inamovibile, dando alla squadra di Ancelotti più soluzioni, come la possibilità di poter alzare anche la palla. Dettaglio non da poco per una squadra passata al 4-4-2 e che rispetto agli anni scorsi gioca di più sugli esterni e spesso spinge pure con i laterali.
Con la Lazio dovrebbe toccare nuovamente a lui. Per una questione di condizione, di vena realizzativa, ma anche perché Insigne è squalificato e dovrebbe agire insieme a Mertens (che sta recuperando da un fastidio alla caviglia), formando una coppia già ammirata nell'ultima di campionato: devastante contro il Bologna, portando il Napoli alla vittoria nonostante una brutta prestazione difensiva. La voglia di recuperare quanto perso in questi anni, inoltre, sembra avergli dato anche quella cattiveria sotto porta che forse gli mancava. Vuole che il 2019 sia il suo anno ed il Napoli sta lavorando per blindarlo: in scadenza 2021, l'obiettivo è allungarlo per altri tre anni, il massimo consentito, e senza clausola rescissoria.
Un giocatore finalmente ritrovato, dopo il calvario dei due infortuni, e che ha saputo rispondere anche alle critiche sicuramente eccessive per un periodo d'appannamento - fisiologico dopo due anni fuori - tra ottobre e novembre, parallelamente al miglior momento di Mertens che sembrava essersi preso definitivamente la scena. Il bomber polacco classe '94 invece ora sembra inamovibile, dando alla squadra di Ancelotti più soluzioni, come la possibilità di poter alzare anche la palla. Dettaglio non da poco per una squadra passata al 4-4-2 e che rispetto agli anni scorsi gioca di più sugli esterni e spesso spinge pure con i laterali.
Con la Lazio dovrebbe toccare nuovamente a lui. Per una questione di condizione, di vena realizzativa, ma anche perché Insigne è squalificato e dovrebbe agire insieme a Mertens (che sta recuperando da un fastidio alla caviglia), formando una coppia già ammirata nell'ultima di campionato: devastante contro il Bologna, portando il Napoli alla vittoria nonostante una brutta prestazione difensiva. La voglia di recuperare quanto perso in questi anni, inoltre, sembra avergli dato anche quella cattiveria sotto porta che forse gli mancava. Vuole che il 2019 sia il suo anno ed il Napoli sta lavorando per blindarlo: in scadenza 2021, l'obiettivo è allungarlo per altri tre anni, il massimo consentito, e senza clausola rescissoria.
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